Che effetti ha il Covid su chi soffre di patologie cardiovascolari? I primi studi su questo argomento mettono in evidenza come il virus provochi problemi seri.
Abbiamo affrontato il tema nella nostra trasmissione Zero Pollici. Ci ha aiutato il dottor Maurizio Tespili, coordinatore dell’area cardiologica degli Istituti ospedalieri bergamaschi e responsabile dell’Unità operativa di cardiologia dell’istituto clinico Sant’Ambrogio di Milano.
Il cardiologo bergamasco è tra gli autori di uno studio pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista internazionale Clinical Research in cardiology. Un lavoro che ha preso in considerazione gli effetti e l’evoluzione delle sindromi coronariche acute nei pazienti affetti da Covid19.
Nell’intervista abbiamo anzitutto parlato dei risultati emersi dallo studio, ma anche degli effetti causati dal Covid sul cuore, delle complicanze per le persone che soffrono di ipertensione. Abbiamo chiesto al dottor Tespili di raccontarci anche la sua esperienza personale in questi mesi di emergenza. «Durante il periodo della pandemia ho perso pazienti della Val Seriana che ero riuscito a tirar fuori da situazioni estreme da punto di vista cardiaco. Questo virus microscopico è riuscito a portarmeli via, con un grande dispiacere dal punto di vista medico e personale».
Infine, un appello: «Se un malato ha problemi di cuore, continui a venire in ospedale nel caso di dolore al petto o di mancanza di fiato. Gli ospedali sono attrezzati con percorsi per evitare il contatto con i pazienti Covid. Ricordiamoci che il malato di cuore muore venti volte di più rispetto al paziente con il Covid. La paura di andare in ospedale deve esserci nel caso di disturbi di poco conto. Ma nel momento in cui si soffre di una patologia cardiaca o neurologica grave non ci devono essere remore. I pazienti devono essere seguiti come prima e più di prima».
Nel video, l’intervista completa al dottor Tespili:


















