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Infortunio mortale a San Paolo d’Argon, i sindacati: «Per le imprese edili serve la patente a punti»

Non è ancora chiara l’esatta dinamica, tuttavia, con ogni probabilità è stata una caduta dall’alto a causare una nuova, terribile, morte sul lavoro in un cantiere edile della Bergamasca. Il tragedia è avvenuta a San Paolo d’Argon, il lavoratore aveva solamente 36 anni. Dalle prime informazioni sembra che la caduta sia avvenuta a seguito del cedimento di un lucernario.

I sindacati degli edili Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Bergamo esprimono «preoccupazione e sdegno» per quanto è successo e richiedono maggiore attenzione alla prevenzione della sicurezza nei cantieri edili. «Questa ennesima tragedia avvenuta in un luogo di lavoro è inaccettabile – sottolineano in una nota -. Chiediamo di dare piena e completa attuazione al Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo in campo una forte collaborazione tra parti datoriali e rappresentanze dei lavoratori. La cultura della sicurezza e della prevenzione deve diventare patrimonio, diritto universale ed esigibile per i lavoratori, per le imprese e per le istituzioni. Va attuato ciò che già il testo unico prevede, ovvero il coordinamento tra aziende committenti e quelle in appalto».

«L’informazione e la formazione dei lavoratori sono gli strumenti più efficaci per contrastare gli infortuni nei luoghi di lavoro, così come l’investimento sulla sicurezza deve essere prioritario per le imprese. Per questo dopo il Durc di congruità riteniamo non più rinviabile la patente a punti per le imprese edili», aggiungono i segretari territoriali Giuseppe Mancin di Fenal Uil, Simone Alloni di Filca Cisl e Luciana Fratus di Fillea Cgil, che si stringono alla famiglia del lavoratore in questo momento di grande dolore, esprimendo le proprie condoglianze.

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