Nuovo incontro del “Giovedi della cultura: la leteratura”, giovedì 21 febbraio, con la presentazione del libro “La storia del piroscafo Oria” curato da Luciano Quagliati.

L’evento si terrà alla biblioteca di Gandino in Piazza Vittorio Veneto, alle 20:45.

L’introduzione è a cura di Giambattista Gherardi e Paolo Confalonieri.

Il volume è dedicato all’affondamento del Piroscafo Oria del febbraio 1944, nel quale perirono, al largo della Grecia, oltre 4000 militari italiani, fatti prigionieri dai tedeschi ed in procinto di essere trasferiti in Germania.

La tragedia del piroscafo Oria si verificò nella zona delle isole greche, dopo lo smarrimento e le incertezze succedute all’Armistizio dell’8 settembre 1943. Le cronache hanno ricordato l’eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia o l’affondamento del piroscafo Donizetti. Per l’Oria il silenzio è stato più assordante di quello che al largo del Pireo custodisce i resti della nave a 60 metri di profondità. La trasmissione di Rai 1 “La Vita in diretta” diede la spinta decisiva al grande lavoro di circa di alcuni parenti delle vittime, fra cui Michele Gherarducci. Sono nati un sito internet (www.piroscafooria.it) ed una pagina Facebook. Dagli archivi è stata ritrovata anche una lista degli imbarcati, pubblicata on line. Una storia ancora tutta da raccontare, nonostante il ricordo di alcuni superstiti ultra novantenni e casi incredibili, come le gavette con tanto di nomi ritrovati grazie alle immersioni di alcuni sub greci. Negli elenchi ci sono tanti nomi bergamaschi. In un’apposita sezione del sito c’è un “muro della memoria” con dati e fotografie di centinaia di dispersi. Una rete che a 75 anni di distanza si allarga grazie alle nuove tecnologie, con un imperativo: non dimenticare.