I tagli al servizio di trasporto pubblico locale in Bergamasca coinvolgono anche l’Alta Val Seriana. Per tre mesi non sono previste corse lungo la linea che collega Gromo, Boario e gli Spiazzi. “Si informa la clientela che nel periodo estivo dal 7 giugno al 13 settembre 2015 il servizio sarà sospeso”: è l’avviso che si legge ad ogni fermata. La decisione non è piaciuta all’Amministrazione comunale guidata da Ornella Pasini, che non ha tardato a farsi sentire. “Lunedì mattina ho mandato una lettera in Provincia. A tutt’oggi non ho ancora ricevuto una risposta. Ho sentito telefonicamente gli uffici e mi dicono che dovremmo avere delle notizie. Io spero siano positive. Anche perché è stato un fulmine a ciel sereno. Il Comune è stato informato venerdì pomeriggio, ma da chi utilizza il pullman. Gli autisti hanno comunicato ai viaggiatori che da lunedì 8 giugno le corse sarebbero state sospese. Una scelta che mi lascia perplessa perché erano cinque corse in salita e altrettante in discesa. La linea serve non solo i residenti, ma nella stagione estiva viene utilizzata anche dai numerosi villeggianti che soggiornano agli Spiazzi”. La prima cittadina di Gromo mette anche l’accento sui problemi che in questo modo si vengono a creare in un territorio già disagiato. “Spiace rilevare che questa cosa è successa solo a Gromo. Non sono state tagliate corse nelle frazioni dei paesi limitrofi. È comunque sempre un considerare la montagna di serie B: è un aggiungere disservizi alla nostra popolazione. Capisco che gli utenti in alcune corse erano inferiori a sette, ma forse bisognava pensare prima a una razionalizzazione e non arrivare drasticamente a sopprimere un servizio molto utile.” Proprio per questo, sottolinea ancora Pasini, il Comune non chiede di ripristinare in toto il servizio, ma almeno di salvaguardare alcune corse per permettere di potersi muovere a chi può contare solo sul trasporto pubblico. “Conosciamo la situazione, sappiamo dei tagli ai trasferimenti dallo Stato alla Regione, di conseguenza il taglio dalla Regione alla Provincia, che è stata costretta a sopprimere più di 200 mila chilometri sul territorio della Bergamasca. Non pretendiamo che vengano ripristinate le cinque corse, ma almeno parzialmente il servizio dev’essere riattivato. Magari concordando gli orari”.
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