Il referendum per l’autonomia della Lombardia promosso dal presidente della Regione, il leghista Roberto Maroni, trova un sostegno inaspettato dal presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, esponente del Partito democratico. L’annuncio è arrivato alla festa del Carroccio a Bolgare. «Anzitutto ho detto che come cittadino, quando ci sarà questo referendum in primavera, andrò a votare e voterò sì, convinto che sul tema dell’autonomia e delle risorse per il territorio occorra fare molto di più di quello che oggi sia Governo sia Regione hanno fatto – spiega Rossi –. Sono il presidente della Provincia e quindi farò questa proposta ai nostri sindaci».
Rossi sostiene anche di voler fare, insieme ai primi cittadini bergamaschi, una proposta al Governo nazionale: «Abbiamo bisogno di tenere un maggior numero di risorse, abbiamo bisogno che le funzioni che ci vengono attribuite vadano accompagnate dai fondi necessari». Ma il presidente della Provincia si dice convinto ci sia molto da migliorare anche in Regione: «Quando si parla di territori e autonomia, io non credo si debba parlare di neocentralismo regionale. Bisogna pensare di sostenere i comuni in forma associata, appoggiare le aree omogenee, che è un progetto che come Provincia di Bergamo stiamo promuovendo».
Secondo Rossi un’iniziativa come quella del referendum dovrebbe «essere vissuta sempre meno partiticamente e sempre più a livello istituzionale. C’è chi giustamente, anch’io, ha ritenuto che spendere 30 milioni per il referendum fosse sbagliato. È vero che la Regione poteva avviare un dialogo col Governo a prescindere dal referendum. Ma oggi quel referendum c’è, siamo in un’altra fase. Sarebbe sbagliato e sarebbe un peccato non sfruttarla in modo condiviso. Il territorio è una dimensione politica che attraversa destra e sinistra: oggi dev’essere messa prima delle appartenenze di parte».