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Ponte Nossa, il caloroso benvenuto al nuovo parroco

Ha cercato di trattenere le lacrime, ma ha vinto l’emozione. Il nuovo parroco di Ponte Nossa don Alessandro Angioletti, ex curato di Gandino, ieri sera è stato accolto calorosamente dalla sua nuova comunità.

«Quando si arriva sulla porta – ha detto don Alessandro visibilmente commosso – non si arriva a mani vuote, ma con un bagaglio con ciò che non si può dimenticare. Contiene la mia vita, le persone a me care. La mia famiglia e i mie parenti qui presenti, come nei momenti più importanti. Non posso non ricordare i tanti parroci incontrati sul mio percorso, gli amici di Bonate Sotto (comunità nella quale sono cresciuto). Un abbraccio alla lontana, ma vicinissima, comunità di Carona nella quale trascorro momenti di svago per la mia origine materna. Un ricordo va agli amici di seminario, alle parrocchie di Loreto e Verdello che mi hanno accolto negli anni dopo la mia formazione. Nella mia valigia non può mancare l’amata comunità di Gandino per la quale non nego di soffrire ancora per il distacco, ma che sento quanto mai vicina, non tanto per il confine geografico sulle vette del Farno, ma per l’affetto che ho sentito in questi anni. Ora si trasloca, persone care, le amicizie nella vita possono passare, ma non si smette mai di essere fratelli. Per questo ringrazio il Signore per chi ho al mio fianco».

Don Alessandro è arrivato nella parte alta del paese, non lontano dal confine con Ponte Selva, parrocchia dove farà ingresso oggi. Ad attenderlo il vicario di zona don Mauro Bassanelli, il parroco di Premolo don Gianluca Colpani, don Mattia Ranza (curato a Bonate Sotto) e don Innocente Chiodi di Gandino, il sindaco di Ponte Nossa Stefano Mazzoleni, il comandante della locale stazione dei carabinieri, il comandate della polizia locale, il corpo musicale cittadino e tante, tante persone (tra cui numerosi gandinesi). Il corteo si è diretto verso il municipio dove il primo cittadino ha accolto il nuovo “pastore” della comunità con un discorso. Un caloroso benvenuto anche dai bambini della scuola dell’infanzia, incaricati di recitare una bella poesia.

Bacio del crocifisso
Il bacio del crocifisso con il quale inizia il rito di presa di possesso della nuova parrocchia

«Ti auguro – ha detto il vicario don Mauro Bassanelli ispirandosi al Vangelo del giorno – di non avere mai il cuore ferito. Da questa sera diventi il pastore di queste due comunità (parrocchie di Santa Maria Annunciata e Cuore di Gesù), da questa sera potrai decidere e guidare queste comunità come vorrai. Da questa sera il Signore ti dà il potere, in un certo senso, di comandare su queste due parrocchie. Ti auguro e mentre lo dico, lo dico anche a me, di non avere il cuore ferito, di non avere un cuore che non sia capace di incontrare le persone: un rischio di tutti. Oggi viviamo in un contesto dove si pensa ai soldi, al potere e al benessere … e stiamo perdendo una cosa importante, la capacità di relazione. Secondo augurio: che tu possa essere un sacerdote che non ha il cuore ammalato, che tu possa ogni giorno, nella tua preghiera, riconoscere che le due comunità che ti sono state affidate sono il dono di Dio per te, un mistero che ogni giorno sarai chiamato ad accogliere, valorizzare, custodire, ma queste due comunità rimarranno un mistero. Terzo augurio: ti auguro ci avere un cuore che sappia riconosce le proprie fragilità e per questo si affida quotidianamente al Signore. Non siamo i salvatori del mondo. Dobbiamo accompagnare queste persone non stando davanti, ma a fianco, camminando anche noi con loro e dobbiamo ricordare a queste persone che c’è questo Dio, grande nell’amore».

Le promesse di don Alessandro

Dopo l’eucarestia don Alessandro ha voluto trascorrere alcuni minuti in preghiera davanti all’affresco della Madonna della Lacrime, immagine a cui tanti (anche di paesi lontani) sono devoti.

I numerosi sacerdoti sull’altare

 

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