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Arte e cultura per difendere le donne

Lo sentiamo ripetere fin da piccoli: «Le donne non si toccano nemmeno con un fiore». Non tutti lo imparano, però, altrimenti non ci sarebbe una Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Resta la speranza che conoscenza e cultura possano cambiar le cose. Anche l’arte può contribuire, come ha pensato bene il neonato circuito Mus.E.O. (Musei Est Orobie) che proprio in occasione del 25 novembre ha promosso incontri, installazioni, esposizioni e visite guidate con l’obiettivo di sensibilizzare tutti su un tema drammatico e ancora attuale.

L’iniziativa si chiama proprio «Nemmeno con un fiore» ed è stata presentata questa mattina (sabato 21 novembre) allo Iat di Ponte Nossa. «È il primo evento di questo circuito, che è nato un mesetto fa e adesso si esprime con un fatto concreto sul territorio – spiega Cinzia Baronchelli, coordinatrice di Mus.E.O –. Hanno aderito 8 musei e due biblioteche». Perché proprio i musei? Cosa c’entrano? Verrebbe da chiedersi. «Perché queste realtà custodi del passato devono diventare anche stimolo per migliorare il futuro – risponde Baronchelli –. L’idea è che diventino luoghi di cultura, e dove c’è la cultura i fenomeni di buio e ignoranza come la violenza vanno a sparire».

A partire da oggi e fino al 3 gennaio, Alt di Alzano, EcoMuseo di Gorno, biblioteche di Nembro e Clusone, Mat di Clusone, Map di Gromo, Antiquarium di Parre, Museo del tessile di Leffe e Museo del maglio di Ponte Nossa proporranno una serie di eventi, in cui spiccano le opere di artisti del territorio come Marco Cortiana, Pierre Giudici, Emilio Morandi e Giampiero Schiavi.

Un momento della conferenza stampa di presentazione
Un momento della conferenza stampa di presentazione

L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Commissione Pari opportunità della Provincia. «Stiamo lavorando su più fronti: il lavoro, gli stereotipi di genere e l’omofobia – spiega la presidente Stefania Pellicano – . In particolare, in questo momento ci stiamo occupando della violenza sulle donne come un fenomeno di stereotipi che ci portiamo da anni. Ci siamo sentiti in dovere di sensibilizzare su questo tema, divulgare e diffondere cultura. Con una lettera inviata ai presidenti degli ambiti territoriali abbiamo chiesto alle amministrazioni comunali farci sapere le iniziative sul territorio o di organizzarne. La risposta è stata buona». Un evento si terrà anche il 25 novembre alle 17,30 nello Spazio Viterbi della Provincia. «Avremo due artiste, una poetessa e una musicista, che si alterneranno ai momenti di approfondimento dove ci verrà raccontato come la violenza di genere deriva da un fenomeno storico di stereotipi».

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