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Olio esausto alimentare, arrivano i bidoncini per la raccolta

Nuovo capitolo per la raccolta differenziata: presto nelle case di circa 300.000 bergamaschi arriveranno 130.000 bidoncini per la raccolta di oli esausti alimentari. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Treviglio da G.Eco e vede la collaborazione di Uniacque, Hidrogest e Cogeide.

«Grazie alla collaborazione con i comuni – spiega il presidente di G.Eco Marco Oprandi – ogni bidoncino arriverà direttamente nelle famiglie. Creeremo punti di raccolta dove  periodicamente si potrà andare a svuotare il contenuto». Dopo i fritti o gli alimenti cotti in pentola con l’olio diventerà presto comune un nuovo gesto: quello di svitare il tappo di un contenitore nel quale versare quanto avanzato.

L’iniziativa ha un precedente sul territorio: alcuni anni fa a Cerete è stata introdotta in via sperimentale la raccolta dell’olio vegetale con un apposito bidoncino. Quello che arriverà nelle case sarà diverso: avrà un codice che corrisponderà alla famiglia a cui sarà affidato e sarà anche lavabile nella lavastoviglie.

«È una sensibilità importante – continua Marco Oprandi – consentirà di tutelare l’ambiente e di fare risparmiare chi si occupa della depurazione delle acque». L’olio usato raccolto verrà inoltre rimpiegato per la produzione di energia.

G.Eco è la società di servizi ambientali nata nel 2012 dalla fusione di Sabb Spa Treviglio, Se.T.Co Srl di Clusone e Linea Servizi Srl di Carvico.

«La fognatura non è una discarica! È il messaggio che già da qualche tempo Uniacque trasmette alle scuole orobiche attraverso gli interventi in aula e il materiale didattico che viene distribuito ad alunni e studenti – spiega il Presidente di Uniacque Paolo Franco -. Anche per questa ragione abbiamo aderito con convinzione all’iniziativa promossa da G.Eco a favore del recupero degli oli esausti. È mia convinzione che una più attenta e capillare informazione e sensibilizzazione su questi argomenti possa dare risultati eccellenti sul fronte ambientale – sottolinea Franco –. I cittadini vanno resi partecipi di questi processi virtuosi, cominciando proprio dalle mura domestiche. L’ecosistema (che è di tutti!) si difende anche attraverso un comportamento responsabile. No, quindi, allo scarico nel lavandino e nel wc di olii esausti, ma anche di solventi e carburanti, materiali ingombranti, sostanze acide o contenenti metalli disciolti».

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