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Salvini alla “Berghem frècc”: “è un’invasione tesa a cancellarci”

Dal palco della “Berghem frècc” di Albino il Segretario Federale della Lega Nord Matteo Salvini torna a porre l’attenzione sul fenomeno dell’immigrazione lanciando un allarme su quella che descrive come “un’invasione tesa a cancellarci”.

Matteo Salvini alla Berghem frecc-3«Il dramma che abbiamo di fronte – ha detto Salvini – è che stiamo finanziando con le nostre tasse un’invasione tesa a cancellarci dalla faccia della terra. Vogliono occupare l’Italia da nord e sud. Vi pare normale che nel 15-18 fosse un orgoglio che dal “Piave non passasse lo straniero” e adesso li andiamo a prendere con le navi della Marina Militare e li mettiamo in albergo a Lizzola? Vi pare normale? Non è normale. Accogliere chi scappa dalla guerra è un dovere. Accogliere donne e bambini in fuga dalla guerra è un dovere. Ma perché chi sbarca sono tutti ventenni che lasciano le mogli a casa loro. Non è che vengono a occupare il territorio per conto di qualcun altro? Non vi viene il dubbio che non sia gente che scappa dalla guerra? L’immigrazione limitata e controllata è un fattore positivo. L’Australia è terra nata dall’immigrazione, da una galera, in quanto era una colonia penale. Ma se io oggi volessi andare in Australia mi chiedono il certificato medico e mi chiedono che lavoro voglio andare a fare. E se mi dicono che devo stare a casa, me ne sto a casa. Hanno deciso che chi vi arriva, rispetta le loro regole e porta un valore aggiunto, oppure rimane a casa. Sono stato in Marocco. In Marocco chi sbaglia paga. Il Ministro dell’immigrazione marocchino mi diceva: “Ma voi non siete normali: qui se uno dei nostri sbaglia la paga fino in fondo”. In Italia possono venire a fare quello che vogliono. Questa è una riforma che costa zero e sarà la prima cosa che faremo quando torneremo al governo. Polizia e carabinieri faranno quello che devono. Altro che indulti, sconti di pena e svuota carceri. Costa zero. Io vi chiedo di esserci. Dobbiamo guardare oltre, poi ognuno si tenga la sua bandiera di partito, ma qui c’è a rischio l’esistenza di popoli. Qui non c’è io sono di un partito o di un altro, qui c’è il “primum vivere”. C’è chi ci ha dichiarato guerra: ma non con i carri armati, con le pance, con i figli. Quanti qui in sala hanno più di due figli? Arriviamo a venti? Un applauso a questi eroi. Quanti ne vorrebbero fare di più, ma non se lo possono permettere. Se siamo più generosi con chi sbarca domani mattina, che con quelli che sono ad Albino da una vita, è finita».

Matteo Salvini alla Berghem frecc-2

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