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«Ma che disastro!», quando prevenire è meglio

«Ma che disastro!». Non c’è dubbio: lo slogan mette in allarme. Del resto, quando si parla di dissesto idrogeologico pensiamo subito ai disastri, meno alla prevenzione, fondamentale per evitarli. Proprio alla prevenzione – e alla salvaguardia del territorio – mira il progetto condiviso dal Centro di etica ambientale di Bergamo e dal consorzio Bim (Bacino imbrifero montano) del Serio. L’iniziativa approda questa sera ad Ardesio.

«Gli obiettivi sono poter arrivar alle comunità bergamasche, nelle scuole, ai docenti e dare subito l’idea che questo tema va affrontato sia in carattere pluridisciplinare sia in una visione di tutela, governo e pianificazione del territorio – spiega Renato Romano, del Centro di etica ambientale -. Quest’anno il progetto si presenta molto articolato. Abbiamo iniziato con un convegno, poi con una formazione docenti; entreremo in 11 classi con il coinvolgimento di quasi 300 alunni. Nell’apertura alla cittadinanza effettueremo momenti di formazione che coinvolgono anche gli architetti, gli ingegneri e i geologi, con la possibilità di acquisire crediti».

«Lo scopo primario da parte del Centro di etica ambientale è far comprendere che salvaguardare il suolo, il paesaggio, è un’attività che va fatta preventivamente – aggiunge Romano -. Questo con l’intenzione di far capire ad ogni comunità che quel territorio, quel paesaggio, è un patrimonio, identità, rappresenta la storia di quella comunità, non è soltanto un valore dal punto di vista idrogeologico».

Il Bim del Serio ha creduto in questo progetto, frutto di un protocollo d’intesa con il Centro di etica ambientale. «Abbiamo deciso di investire delle risorse a preventivo per evitare che si debba essere costretti a stanziare sempre risorse dopo, quando il disastro è avvenuto – osserva Carlo Personeni, presidente del Bim Serio -. D’altro canto, il Consorzio Bim investe per il dissesto idrogeologico circa 250 mila euro all’anno, proprio per andare ad aiutare quei comuni che hanno subito danni. E siccome la Regione Lombardia ai comuni al di sopra dei mille abitanti finanzia solo l’80% degli interventi, il Bim integra questa quota. Quindi abbiamo deciso di finanziare questi incontri per fare le cose a preventivo e non sempre a consuntivo».

La serata di Ardesio prenderà il via alle 20,30 con l’intervento di Renato Romano. Seguiranno quelli di Claudio Merati, della Sede territoriale della Regione, e di Amadio Poloni, della Comunità montana Valle Seriana. L’incontro è aperto a tutti. A ingengeri e architetti verranno riconosciuti due crediti formativi.

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