Sono finora nove le denunce presentate ai carabinieri dai famigliari di pazienti morti nell’ultimo anno e mezzo all’ospedale «Locatelli» di Piario. L’inchiesta, per il momento, vede come unica indagata un’infermiera professionale di 42 anni, ora trasferita a Lovere con altri incarichi. La donna è accusata di omicidio preterintenzionale per aver provocato la morte di alcuni pazienti attraverso la somministrazione di Valium per via endovenosa. Finora i carabinieri avrebbero contattato una quarantina di famiglie di persone decedute all’ospedale e la maggior parte sarebbe già stata sentita. Probabilmente entro la prossima settimana il pubblico ministero Carmen Pugliese conferirà l’incarico ad un pool di medici, che dovrà decidere quali salme riesumare per essere sottoposte ad autopsia, necessaria per accertare la presenza di Valium.
Le indagini erano partite dopo che i vertici del «Locatelli», il 6 novembre, avevano denunciato la misteriosa scomparsa di alcune fiale di Valium dalla farmacia dell’ospedale. L’infermiera era stata in servizio tra il 1° e il 2 novembre. Il mattino dopo un 76enne morì, un altro paziente entrò in coma e un terzo si svegliò 24 ore dopo. Il 7 novembre un esposto anonimo recapitato a tre sindaci della zona segnalava morti sospette nel reparto di medicina.


















