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La misericordia e Papa Giovanni XXIII

La misericordia e Papa Giovanni XXIII: è l’argomento al centro della puntata di Decoder con in studio Don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII e monsignor Claudio Dolcini, parroco di Solto Monte Giovanni XXIII.

«Papa Giovanni XXIII – spiega don Ezio – è una figura che tra le tante tematiche che propone ha la misericordia assume un ruolo di primo piano. La misericordia è un filo rosso che attraversa tutta l’esistenza di Angelo Roncalli. Ci sono accenni alla misericordia ancora quando è solo un chierico». Pesa di più la giustizia di Dio o la misericordia? «Di fronte a questo dilemma alla fine Roncalli decide che è la misericordia a pesare di più anche nel giudizio di Dio. Queste meditazioni giovanili vengono riprese in alcuni momenti importantissimi della vita di Roncalli. Abbiamo pagine del Giornale dell’Anima riferite all’esperienza della Prima Guerra Mondiale in cui riflette sulla misericordia e poi un intero corso di esercizi spirituali che lui vive da solo nel 1940, quando è appena scoppiata la Seconda Guerra Mondiale e in cui si dedica al salmo 50 Miserere. Arriviamo poi al pontificato e al discorso memorabile con cui introduce il Concilio e in cui dice che “la Chiesa è chiamata a usare non la frusta, ma la medicina della misericordia”. Potremmo dire per tanto che il tema della misericordia si ritrova in tutte le fasi principali della vita di Roncalli oltre che nella testimonianza delle opere di misericordia».

«Sotto il Monte – racconta monsignor Dolcini – è una parrocchia unica, da una parte il parroco e i collaboratori devono occuparsi del bene della nostra gente, ma è una parrocchia che non ha confini e che vede un afflusso da 2.500 a 3.000 pellegrini ogni domenica e questo ci obbliga a essere attenti a queste persone. Spesso mi chiedo il perché arrivino così tante persone e la risposta è che è un uomo che ha interpretato la misericordia».

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