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Iscrizioni a Clusone, Bettoli: «Forse gli sforzi politici non bastano»

«Forse non sono stati fatti gli sforzi necessari per rendere più attrattiva l’area scolastica clusonese»: è il commento del dirigente del Patronato San Vincenzo di Clusone Luigi Bettoli. Chiuse le iscrizioni la scuola professionale registra un lieve calo rispetto al risultato dell’ultimo anno: dai 74 iscritti del febbraio 2015 si passa a 57.

«Non posso che prendere atto – spiega Bettoli – che vi sia stato anche da noi un piccolo ridimensionamento nell’ordine di una quindicina di allievi. Tuttavia va ricordato che nel 2015 abbiamo registrato una crescita, quindi il confronto è su un parametro più alto della media. A ogni modo c’è un dato storico che ci deve fare riflettere tutti: oltre al calo demografico (alcune terze medie sul nostro territorio sono venute meno), credo che dal punto di vista anche politico forse non sono stati fatti tutti gli sforzi necessari per fare diventare l’area clusonese più attrattiva rispetto ad altre. Capiamo che le difficoltà siano importanti, però ci sono nel polo dell’area di Gazzaniga e Lovere flussi che potevano essere intercettati anche dal territorio di Clusone. In particolare l’area di Gazzaniga, dove ci sono state numerose iscrizioni. Io non voglio accusare nessuno, anche noi abbiamo probabilmente qualche responsabilità, anche se devo dire che noi manteniamo comunque le nostre quattro classi, anche se meno numerose. Nel nostro caso, esperienza insegna, i giochi non sono terminati, spesso in questi mesi arrivano ragazzi che hanno avuto ripensamenti. Noi non pensiamo pertanto di modificare nell’immediato la nostra offerta formativa, abbiamo investito su quattro settori sui quali abbiamo anche acquisito tecnologie importanti. I dati più importanti sono che ci sono studenti che escono da qui con già il posto e il fatto che vi siano aziende che ci chiedono ulteriori forze lavoro».

Un laboratorio del Patronato San Vincenzo a Clusone

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