Los Angeles. Troubadour, West Hollywood, 1° aprile 2016. Questo luogo e questa data per gli appassionati di musica rock non può che significare uno dei momenti più attesi degli ultimi anni: il ritorno in scena dei Guns n’ Roses, con parte della formazione originale che trent’anni fa iniziava il suo cammino inarrestabile verso l’Olimpo della musica. Un concerto a sorpresa che ha anticipato due delle date ufficiali a Las Vegas annunciate un paio di mesi fa. Axl, Slash e Duff ancora insieme. Un miraggio? No, tutto vero. Una reunion che in questi ultimi anni sembrava essere impossibile, un rapporto tra il cantante e il chitarrista che pareva troppo logoro per ripristinarsi, un sogno di molti fan della nuova generazione che ormai non sembrava essere più possibile. Una speranza coltivata anche da un gruppo di ragazzi provenienti da Castione della Presolana, grandi fan dei Guns che da un anno a sta parte avevano iniziato a strimpellare i pezzi dei loro idoli. Passando dal garage alla sala prove, allargando il gruppo da tre a cinque membri, si è delineata la formazione che oggi compone gli Hat Trick, espressione inglese che sta per “trucco del cilindro”, oggetto icona e simbolo del celebre chitarrista Slash. Trovato il batterista (di Ardesio) i ragazzi si sono messi in gioco decidendo di iniziare a suonare nei locali della Valle. Il caso volle che il giorno del debutto programmato da un mese al bar Bisboccia di Gromo fosse esattamente il primo di aprile. «Una sorpresa – affermano i giovani membri -. Alcuni fatti a volte sembrano predestinati. Chi l’avrebbe mai detto che avremmo debuttato insieme al loro ritorno?». Insomma, un filo che il primo di aprile ha legato la piccola Gromo alla gigante Los Angeles, dei semplici ragazzi ai loro famosi musicisti preferiti. Destino? Oppure una serie di svariate coincidenze? Nonostante molte variabili in campo, è probabile la seconda opzione, anche se è affascinante pensare che la magia della musica possa unire passioni e alimentare sogni. Pure a migliaia di chilometri di distanza.
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