Notizie

Rischio valanghe, in Alta Val Seriana il bilancio di un inverno

Valanga Ludrigno

Le valanghe, quest’anno, non hanno dato particolari preoccupazioni. Nessuna emergenza in Alta Val Seriana e Val di Scalve ha costretto ad evacuare case o chiudere strade. Meglio così, anche se enti e istituzioni si erano preparati per tempo con il Protocollo Operativo valanghe sottoscritto ad ottobre presso l’Ufficio Territoriale Regionale di Bergamo da Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Arpa Lombardia, Prefettura di Bergamo,  Comunità Montane di Scalve, Valle Brembana e Valle Seriana e il Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato. Un’intesa che rappresenta la naturale evoluzione di precedenti accordi sottoscritti a partire dal 2009 e della quale verrà fatta una valutazione venerdì 6 maggio ad Ardesio.

Con il Protocollo è stato istituito in provincia di Bergamo il Nucleo Tecnico Operativo (Nto) per il monitoraggio del rischio valanghe e il supporto alle decisioni degli enti locali nella fase di gestione dell’emergenza. «Il rischio valanghe non può essere affrontato solo nel momento in cui sono minacciate abitazioni o strade di fondovalle. Monitorare le precipitazioni nevose, fare sopralluoghi, studi aggiornati è l’unica possibilità per intervenire correttamente nei momenti di maggior rischio», spiega l’ingegner Claudio Merati, dirigente dell’Ufficio Territoriale Regionale di Bergamo.

La giornata di venerdì inizierà alle 9,30 in sala consiliare. Il programma prevede poi il trasferimento a Ludrigno per una visita al cantiere del vallo paravalanghe, opera finanziata dalla Regione. Ultima tappa alla Croce Blu di Gromo, dove verranno mostrate attrezzature e modalità d’intervento. Per il Sindaco di Ardesio e presidente Comunità Montana Valle Seriana Alberto Bigoni «l’evento è un’importante occasione per ringraziare Regione Lombardia e tutti i componenti del Protocollo Valanghe, per aver  creato e messo a disposizione dei Sindaci e dei tecnici dei Comuni interessati dal fenomeno delle valanghe uno strumento preziosissimo in grado di fornire dati sempre aggiornati sulle situazioni di criticità del proprio territorio».

Chiuderà i lavori del mattino l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi: «Prevenire è meglio che curare. Vale per la salute ma anche per l’ambiente. Il Protocollo valanghe rappresenta un fondamentale strumento di collaborazione operativa per dare risposte tempestive e condivise. Una sinergia continua nel tempo che in questi anni ha dato ottimi risultati in termini di salvaguardia e prevenzione e di cui dobbiamo ringraziare anche l’impegno della collega Simona Bordonali, da sempre sensibile su queste tematiche e progetti».

Condividi su:

Continua a leggere

Vino, i consigli dell’esperto francese ai futuri maitre
Non solo separati Mane nobiscum