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Il Cai di Gazzaniga ricorda Adriano Porcellana

È bello avere amici che si ricordano di te. Anche quando il dolore diventa meno intenso e il tempo sbiadisce i ricordi. Amici che affrontano il maltempo e la fatica con una foto dentro lo zaino e una preghiera nel cuore. Adriano Porcellana se ne è andato da due anni ormai, ma di amici così ne ha ancora tanti.

In una trentina, nei giorni scorsi, hanno voluto tornare sulla montagna che gli ha rubato la vita. Socio e trascinatore della sottosezione Cai di Gazzaniga, Adriano Porcellana è scomparso il 22 giugno 2014. Era una domenica e, insieme alla moglie e a tre amici, aveva deciso di salire la cima Busazza (3325 metri di quota) dal canale ovest del gruppo Presanella, poco oltre il Passo del Tonale, una meta molto frequentata dagli scialpinisti. Per una di quelle svolte improvvise del destino, che spesso chiamiamo col nome di fatalità, da quella vetta non è più tornato. Aveva 61 anni.

Adriano Porcellana
Adriano Porcellana

«Dopo essere stato recuperato dal Soccorso alpino, il corpo era stato composto in una chiesetta a Vermiglio (Trento, ndr) e lì già da due anni, nella domenica vicina alla data della disgrazia, celebriamo una messa, officiata dal parroco di Parre don Armando Carminati, molto legato ad Adriano», racconta Alex Bombarieri del Cai di Gazzaniga.

L’anno scorso, dopo aver ottenuto i permessi necessari dal Comune di Vermiglio, gli amici hanno posato una piccola croce sulla Cima Busazza. Lungo la valle, su un grosso masso, è stata anche collocata una targa che ricorda l’alpinista scomparso.

Messa ricordo Adriano Porcellana

«Per il secondo anno – prosegue Bombardieri –, nonostante il maltempo, in una trentina di persone siamo saliti fino al masso per un momento di raccoglimento e tutti noi amici ci siamo ritrovati poi a Vermiglio per celebrare la messa in suo suffragio, stringendoci attorno alla moglie Giuly, alle figlie Norma e Maura e al figlio Francesco con una promessa che questa giornata diventi una ricorrenza per gli anni a venire».

«La perdita di Adriano è stata un duro colpo per la nostra sottosezione», aggiunge Alex Bombardieri. Sul masso, accanto a una foto, anche le parole degli amici: «Il tuo ricordo è inciso nel nostro cuore. La tua amicizia è scolpita nella nostra anima. Il tuo sorriso è riflesso nei nostri occhi. Sì, ci manchi, ma se chiudiamo gli occhi ti vediamo, se ascoltiamo il cuore ti sentiamo».

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