La strada che porta a San Lucio, il ruolo del Comune legato al centro prelievi, il prolungamento della Teb fino a Clusone e la situazione della Turismo Pro Clusone: sono gli argomenti al centro delle quattro interrogazioni dei gruppi di minoranza baradelli.
«Alla base di tutte e quattro – spiega Massimo Morstabilini, capogruppo di Clusone Viva – c’è la centralità che Clusone ha e deve in prospettiva riguadagnarsi per tornare a essere il centro economico, culturale e turistico del territorio».
«Il Consorzio di via Beur, la strada per San Lucio, – spiega Laura Poletti di “Clusone nel Cuore” – sta valutando di trasformare il collegamento da vicinale a strada di agro silvo pastorale. Ci preoccupa il fatto che una decisione di questo tipo possa comprometterne il transito. Pare che il consorzio abbia chiesto un parere legale e ci chiediamo con quale denaro venga pagato. I fondi che il Comune versa al Consorzio sono per la manutenzione e non certamente per altro. Altro dettaglio, vorremmo sapere se vi sia la presenza o meno di rappresentati dell’amministrazione incompatibili per motivi personali».
«Abbiamo sempre sostenuto – continua Roberto Balduzzi di Clusone Viva – che questa sia un’area fondamentale per un’amministrazione che vuole pensare a un futuro per la cittadina. Per questo motivo abbiamo già presentato una proposta di acquisizione dell’area di Pianone con i proventi dell’alienazione dell’Alpe Rigada. Proprio perché si tratta di un luogo importante per il turismo di Clusone il transito non deve essere limitato».
Nei prossimi giorni daremo spazio anche alle altre interrogazioni.