Una società immobiliare che ha sede a Piancogno, in Val Camonica, ha presentato alla Provincia di Bergamo richiesta per realizzare due centraline idroelettriche nella Val Vertova. La Provincia, ente preposto a questo specifico settore, ha informato il Comune, che ha già risposto con alcune osservazioni.
Il sindaco, Luigi Gualdi, non nasconde le sue preoccupazioni, sottolineando che «l’intervento come progettato e proposto prevede interventi edilizi in un contesto ambientale di rilevante pregio. La quantità di acqua da derivare dal torrente potrebbe incidere negativamente sull’equilibrio naturalistico del contesto. Inoltre, i manufatti delle centrali, anche se di modeste dimensioni, si inseriscono in un contesto paesaggistico già vincolato, nonché tutelato dal Piano di governo del territorio. Il Comune non può fare a meno di rilevare che l’invocazione del principio della pubblica utilità per la realizzazione delle centraline non può prescindere dalla parimenti invocazione dell’interesse pubblico per la tutela del patrimonio naturalistico».
Lunedì scorso il sindaco ha già incontrato in Provincia assessore e funzionario competenti. È emerso che per l’autorizzazione sarà preliminare la valutazione dell’impatto ambientale ad opera dei tecnici. Sulla questione ha già preso posizione il gruppo di Rifondazione comunista della Valle Seriana, che pone in guardia dai «rischi che la realizzazione dei due impianti comporterebbe per una valle fino ad oggi rimasta incontaminata, capace di richiamare moltissimi visitatori».

















