L’unione fa la forza: un motto che sulla Collina del Sebino gli alpini fanno proprio da 25 anni. Dal 1991, infatti, le Penne nere di Solto, Riva e Fonteno stanno insieme in un unico gruppo. L’anniversario è stato ricordato con una tre giorni di festeggiamenti che si è conclusa ieri (domenica 18 giugno) con il raduno della zona 21 (Bossico, Costa Volpino, Lovere, Pianico, Rogno e Sovere, oltre alla Collina).
La giornata è iniziata con l’alzabandiera nei pressi della sede del gruppo, a Solto Collina. Ha quindi preso il via la sfilata lungo le vie del paese, accompagnata dalla Fanfara Alpina di Rogno. Dopo la sosta per gli onori ai Caduti, di fronte al monumento, il corteo si è diretto verso la pieve di Santa Maria Assunta per la messa solenne presieduta dall’arciprete di Solto, don Lorenzo Micheli, e da don Antonio Fedrighini. Ad accompagnare la liturgia, i canti del Coro «Amici del Canto» di Borno diretto dal maestro Tomaso Fenaroli.
Tante le autorità presenti. Alcune di loro hanno portato il loro saluto in chiesa, prima della celebrazione. «Credo che gli alpini siano uno dei gruppi che stanno nel cuore della nostra gente, perché dimostrano da sempre la serietà del loro impegno di volontariato, la loro capacità di organizzarsi e di operare concretamente. Il loro attaccamento al bene comune, alle cose di tutti, al Tricolore e all’Italia», ha detto il sindaco di Solto Collina Maurizio Esti.
Al primo cittadino di Solto ha fatto eco il presidente della Comunità montana dei Laghi bergamaschi Alessandro Bigoni: «Gli alpini lavorano a testa bassa, danno sempre un esempio di capacità. L’abbiamo visto anche in questi giorni con l’alluvione nella Media Val Cavallina e nel basso Sebino. Lunedì sera gli alpini hanno interrotto le loro riunioni, hanno lasciato le loro case, e sono stati presenti alcuni addirittura per 72 ore di seguito».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Costa Volpino Mauro Bonomelli, intervenuto in rappresentanza della Provincia: «Molto del volontariato dei nostri comuni viene fatto dagli alpini. Le migliaia di ore di volontariato svolte dagli alpini in provincia sono un segno tangibile di quella che è la solidarietà bergamasca e la solidarietà alpina». Hanno parlato anche il coordinatore della zona 21 Bernardo Carrara e il vicepresidente della Sezione di Bergamo Remo Facchinetti, oltre al capogruppo della Collina Mario Verzeni.
La giornata ha offerto l’occasione per premiare, direttamente o attraverso i familiari, alcuni reduci della Seconda guerra mondiale: Luigi Corona, Enrico Marchetti, Achille Minelli, Mario Rinaldi e Giuseppe Zanni.