Christo lo aveva detto: The floating piers ha bisogno di manutenzioni e continui controlli. Quindi, non è una sorpresa sapere che giovedì la passerella tornerà a chiudere. Di notte, naturalmente.
Questa volta, però, saranno tutti i pontili ad essere inaccessibili. La società The Floating Piers ha comunicato al Comitato di Coordinamento che l’opera rimarrà chiusa dalla mezzanotte di giovedì 23 giugno alle 7,30 di venerdì 24 giugno, per manutenzione. Già dalle 22 di giovedì, però, non sarà più possibile salire sulla passerella.
Già nella notte tra martedì e mercoledì l’accesso era stato limitato per la chiusura dei tratti che collegano Peschiera Maraglio e Sensole all’Isola di San Paolo. C’era bisogno di un intervento di manutenzione, iniziato martedì sera alle 21.
Nel frattempo, salgono a circa 240 mila le persone che finora hanno passeggiato sul Lago grazie a «The floating piers». Anche la giornata di ieri (70 mila presenze registrate alle 22) si è però rivelata difficile per i visitatori che hanno scelto il treno per raggiungere i pontili galleggianti. I problemi sono iniziati a metà pomeriggio, per il viaggio di ritorno. Molte persone sono state costrette ad attendere oltre due ore, sotto il sole, l’arrivo dei convogli. La Protezione civile ha portato alcuni gazebo per riparare la gente dal caldo e ha distribuito bottigliette d’acqua. Una sessantina gli interventi di soccorso per malori. E non sono mancati momenti di tensione.
Trenord ha comunicato che è in corso una rimodulazione dell’offerta per garantire un maggior deflusso dalla stazione di Sulzano, dove si registrano flussi più consistenti in partenza rispetto agli arrivi. La società ammette che nei momenti di punta i tempi di accesso ai treni potranno richiedere lunghi tempi d’attesa, anche ore.
Pure sul piazzale del municipio le persone hanno dovuto attendere a lungo prima di salire sulla passerella. I vigili del fuoco hanno utilizzato gli idranti per «innaffiare» la gente contro il caldo. Nella giornata di oggi le temperature sono di nuovo in aumento, arriva perciò la raccomandazione a «munirsi di cappellini, acqua e ad evitare le prime ore pomeridiane per la visita».
