In valle di Scalve, a Colere, oggi è stato ufficializzato il rapporto di gemellaggio con Saint Baldoph, paese francese dell’alta Savoia, non lontano da Chambery.
Il rapporto tra le due comunità iniziò dopo la guerra, quando molti coleresi trovarono lavoro all’estero e in particolare nel paese francese. A Saint Baldoph si costituì in questo modo una vera e propria enclave colerese che riuscì a integrarsi nel tessuto sociale ed economico della società d’oltralpe.
Il rapporto ufficiale di gemellaggio è iniziato lo scorso anno quando una delegazione del paese della valle di Scalve guidata dal sindaco Benedetto Bonomo si è recata nel paese francese e oggi viene restituita la visita con la presenza del maire Christophe Richel e una delegazione di un’ottantina di persone alloggiate presso le famiglie del paese.
«Siete l’esempio più vero e reale che solo attraverso l’amore il sacrificio e l’abnegazione si può costruire un mondo migliore – ha detto il sindaco Bonomo durante il suo discorso -. Oggi è stato pubblicato un dato, dall’inizio dell’anno sono già 3.000 le persone che sono morte per arrivare dai paesi più poveri ai nostri più ricchi, mille persone in più dello scorso anno ed è terribile anche perché tanti sono bambini. Questo è un dato che non può lasciarci indifferenti, perché la nostra storia ci vede tra quelli che emigrano e ci deve fare capire quale sofferenza può esserci in queste terre. La ricetta che ha reso vincente questa grande avventura ha avuto due ingredienti fondamentali gente che è partita con tanta voglia di fare e il desiderio di integrarsi e dall’altra parte la comunità di Saint Baldoph che non si è chiusa dietro un muro e non ha avuto paura di affrontare il futuro».