Altra operazione per gli uomini della Guardia di Finanza di Clusone comandati dal Luogotenente Renzo Murgia. Sotto la lente un’azienda di Cerete operante nel settore del trattamento e rivestimento dei metalli. Per nove dipendenti è stata accertata una infedele registrazione sul libro unico del lavoro, in quanto i lavoratori ricevevano compensi straordinari in “nero”, mentre tre operai sono risultati lavorare in nero. Per l’imprenditore sono scattate una diffida e la prevista sanzione.
Gli uomini della Guardia di Finanza hanno accertato che la società in questione è gestita dal precedente proprietario, già noto per analoghe violazioni. Nonostante la società sia stata affittata con un apposito contratto a una società amministrata da una donna di Pian Camuno (BS), è stato accertato che di fatto è sempre la stessa persona a gestire l’impresa.
Resta alta l’attenzione delle Fiamme Gialle nei confronti del fenomeno del lavoro nero, situazione che oltre a ledere i diritti dei lavoratori genera situazioni si concorrenza sleale a discapito di soggetti che operano nella legalità. “Il lavoro nero – ricorda la Guardia di Finanza in un comunicato – crea danni anche alle casse comunali in quanto i lavoratori possono usufruire di contributi e agevolazioni destinati a cittadini in condizioni di disagio”. Prosegue dunque l’attività delle Fiamme Gialle bergamasche nel settore del lavoro sommerso”.