C’è chi scrive e sente subito l’urgenza di pubblicare, chi invece tiene tutto nel cassetto. Oppure, chi si decide solo dopo tanti anni. È questo il caso di Romano Bertasa, che solo dopo la pensione ha voluto raccogliere in un libro le parole di una vita.
«Emozioni, Sentimenti e Racconti… in Poesia» è uscito in questi giorni per la collana «Segni» di AV editoria: un libretto agile, di un centinaio di pagine, dove l’autore si svela con semplicità. Le sue sono soprattutto poesie in cui racconta la propria vita, narra esperienze, dà voce alle emozioni.
Bertasa, 71 anni, è nato a Leffe, vive a Nembro e ha lavorato nelle Poste. «Già in gioventù ero molto appassionato di letteratura, in particolare di poesia – racconta -. Scribacchiavo, ma senza mai finir niente. Lo facevo solo per passione. Più avanti ho cominciato a veder apprezzati alcuni scritti e mi son detto: prima o poi faremo un libro».
Il momento è arrivato dopo la pensione. «Ho scritto per alcuni giornali locali e ho riscontrato un certo gradimento, soprattutto quando si trattava di poesie. Poi ho incontrato l’editore Antonio Valentino di Albino, forse il primo che mi ha dato quella certezza e sicurezza con la quale potevo finire un libro».
Il volume raccoglie 43 scritti, introdotti dalla prefazione della poetessa Carmen Fumagalli Guariglia. Ci sono la passione per la montagna, gli affetti, le tradizioni, la fede, i ricordi. Alcune poesie sbocciano dall’attualità, come «L’Albero di Natale 2015», nata sull’onda degli attentati del 13 novembre a Parigi. Leggere queste pagine è come prendere una boccata d’aria fresca.
