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Rifiuti, ad Albino iniziata l’era del microchip

Addio sacco rosso, ad Albino è iniziata l’era del microchip. Da venti giorni la raccolta della frazione secca avviene con i bidoni in plastica distribuiti nei mesi scorsi e dotati del dispositivo che permette la lettura elettronica. Un passaggio per arrivare nel 2017 alla tariffa puntuale, cioè si paga in base a quanta immondizia si produce.

«Dal 1° luglio abbiamo iniziato la raccolta tramite il contenitore dotato di microchip e sta procedendo tutto bene – sostiene il sindaco Fabio Terzi -. Pochissimi sacchi rossi vengono ancora depositati fuori dalle abitazioni. Inoltre, i microchip rispondono bene alla lettura, i problemi sono rari».

Da qui a fine anno, la raccolta vivrà ancora una fase sperimentale. «Questi sei mesi ci servono per calibrare quella che sarà la tariffa puntuale», spiega il sindaco. I microchip inseriti nei nuovi bidoni, infatti, permettono di misurare gli svuotamenti. Più sono gli svuotamenti e più aumenta la bolletta. Questi mesi servono per determinare il numero minimo, base di partenza per definire la nuova tariffa.

Nel frattempo, il Comune ha promosso altre iniziative per migliorare la raccolta differenziata. «Nelle ultime feste in paese – prosegue Terzi – abbiamo introdotto il sistema degli eco point, bidoni in cartone per differenziare i rifiuti. In collaborazione con l’Istituto comprensivo, puntiamo ad introdurre questo sistema anche all’interno delle scuole elementari e medie».

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