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Aperto a Bratto il Festival Scacchistico Internazionale

È iniziato intorno alle 15,30 di oggi con il Torneo Magistrale la trentaseiesima edizione del Festival Scacchistico Internazionale Scacco Bratto, manifestazione promossa dalla “Società Dilettantistica Scacchistica Milanese” e che quest’anno vede una buona iniezione di iscritti: ben più cinquanta giocatori rispetto lo scorso anno.

Alberto David
Alberto David

«È un bel magistrale – spiega il presidente della Società Scacchistica Milanese Claudio Noè – con oltre 50 giocatori presenti da tutti i contenenti». Sono infatti rappresentate non solo diverse nazioni europee, ma alcuni giocatori arrivano addirittura dalla Malesia.

Sveshnikov Evgeny
Sveshnikov Evgeny

Ma la manifestazione è importante non solo per la rappresentanza internazionale: sono in gara infatti diversi giocatori importanti. «Abbiamo parecchi maestri internazionali e grandi maestri – continua Noè -. Il numero uno di tabellone è Alberto David che è stato campione italiano nel 2012. Vantiamo inoltre anche la presenza del russo Evgeny Sveshnikov, un giocatore molto conosciuto a livello internazionale, noto anche per diverse pubblicazioni al suo attivo». L’elenco dei nomi importanti è lungo è possibile consultarlo sul sito della Società Scacchistica Milanese.

Dukaczewski Piotr al festival internazionale scacchistico di Bratto

Quest’anno si distingue inoltre un giocatore polacco non vedente, il maestro internazionale Dukaczewski Piotr che gioca con una sua speciale tastiera che riesce a riconoscere al tatto e un orologio acustico.

Dukaczewski Piotr gioca con la bergamasca Silvia Guerini
Il polacco Piotr Dukaczewski con la bergamasca Silvia Guerini

Il Festival Internazionale Scacchistico di Bratto è un’occasione anche per il territorio. «In modo particolare quest’anno – afferma Fabio Iannotta dell’Hotel Milano – in quanto abbiamo raggiunto 160 iscritti e stiamo crescendo rispetto alle scorse edizioni di circa 50 partecipanti. Questa crescita è dovuta all’organizzazione che ha spinto sui giocatori stranieri lavorando sul mercato estero e agli albergatori che, con la loro ospitalità di sempre e con l’attenzione rivolta verso il torneo, hanno fatto in modo che questo Festival potesse andare avanti negli anni per tornare ai grandi numeri di un tempo».

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