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Clusone, le minoranze: «È l’immobilismo»

Lunga seduta di consiglio comunale martedì sera a Clusone, i lavori sono durati più di quattro ore.

Il consigliere di minoranza Francesco Moioli di SiAmo Clusone ha votato contro il piano di recupero di via Verdi con il quale saranno realizzate due moderne villette dietro al monumento dei caduti che si affaccia su viale Gusmini. «Questo è un piano di recupero – spiega Moioli – che interessa ben quattrocento metri quadri che si trovano all’interno di una parte sensibile della città di Clusone, nel centro storico. Qui l’amministrazione ha approvato l’insediamento di due ville moderne. La minoranza si è trovata concorde nell’esprimere apprezzamento sull’intervento che fanno i privati: oggi con la crisi trovare un privato che investa nel recupero di immobili è da apprezzare, ma non posso che notare che un intervento simile va a modificare l’assetto urbanistico della città. Io ho personalmente detto no per dare anche un segnale forte alla Sovraintendenza che ha approvato questo progetto così come la Commissione del Paesaggio perché da un lato la Sovrintendenza massacra il privato per lo spostamento di pochi centimetri di una finestra e dall’altra la Commissione del Paesaggio avvalla tutto. Vorrei capire quale idee di città ha la Commissione del Paesaggio».

«Purtroppo per l’ennesima volta – afferma Laura Poletti di Clusone nel Cuore – abbiamo dovuto constatare la mancanza di concretezza e progettualità. Abbiamo colto l’occasione per fare domande su temi di interesse per i cittadini, domande sul palazzetto, la destinazione di numerosi edifici pubblici. La risposta del sindaco è imbarazzante è sempre un “lo realizzeremo, lo faremo, non sappiamo quando, qui o là, vedremo”. Durante i lavori è emerso anche che all’interno della maggioranza su alcuni temi le posizioni sono differenti. I cittadini rischiano di vedere procrastinare sempre l’esecuzione di opere sia per l’inconsistenza progettuale sia per la divergenza di vedute, situazioni che hanno come risultato non di portare la soluzione migliore, ma di perdere tempo: questa situazione non ci vede d’accordo».

«Siamo molto delusi – dice Massimo Morstabilini di Clusone Viva – dalle risposte e da quello che abbiamo visto nel piatto: l’immobilismo. La città sta soffrendo, vediamo tante vetrine con cartello “affittasi” e c’è anche il progetto del Distretto del Commercio che ci dà ragione: ci sono tante vetrine sfitte. Ma ci preoccupa molto soprattutto il calo dei prezzi immobiliari che in particolare modo sta gravando su Clusone. Questa è una situazione che l’amministrazione comunale deve prendere in mano e deve essere in grado di mettere in campo soluzioni, ma purtroppo abbiamo avuto riscontro anche ieri sera che questa è una cosa che la nostra amministrazione non è in grado di fare».

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