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Tram a Vertova, primi fondi per il progetto

Da qualche mese non si parlava più del tram fino a Vertova. Ma il progetto non è finito su un binario morto; tutt’altro. Da più fronti si lavora per un’operazione che molti vedono come strategica per il futuro della Val Seriana.

Abbiamo fatto il punto della situazione con l’ex sindaco di Vertova Riccardo Cagnoni, che sta tirando le fila del progetto. «Nei giorni scorsi – spiega – il Consiglio comunale di Vertova ha approvato il protocollo d’intesa sottoscritto a fine maggio nella sede di Teb. Questo protocollo riportava reciproci impegni e tracciava delle linee guida per il prolungamento da Albino a Vertova».

«Il documento – prosegue Cagnoni – prevedeva anche la possibilità di un’adozione da parte dei rispettivi organi competenti ed eventualmente che fossero messe a disposizione ulteriori somme per finanziare l’adeguamento dello studio di fattibilità esistente, che è un po’ datato, e per il quale servono dai 100 ai 150 mila euro».

Il Comune di Vertova ha stanziato 5 mila euro, che si sommano ai 35 mila già messi a disposizione dalla Comunità montana. «Non è una grossa cifra – ammette l’ex sindaco -, ma si vuole dare un segno tangibile e concreto che le amministrazioni locali credono in questo progetto, credono che questo sia un intervento strategico per la Valle Seriana».

La partita, in effetti, si gioca soprattutto a Milano. «La Regione ha già approvato un emendamento che inserisce all’interno del Piano di mobilità il prolungamento del tram, a settembre il piano dovrebbe poi approdare il Consiglio regionale», osserva ancora Cagnoni.

«Noi facciamo molto affidamento sui consiglieri regionali della Valle Seriana – sottolinea l’ex sindaco di Vertova -. Roberto Anelli, Angelo Capelli, Lara Magoni, Jacopo Scandella si sono già espressi pubblicamente (in un incontro a Vertova, ndr) a favore del progetto, insieme all’assessore regionale Alessandro Sorte e al presidente della Provincia Matteo Rossi. Contiamo sul loro appoggio».

Nel frattempo, si sta lavorando anche alla costituzione di un comitato. «Parlando con imprenditori, amministratori locali, cittadini, rappresentanti delle categorie, si trova molto consenso e molto entusiasmo per questo progetto. Sappiamo che la politica ha tempi lunghi, serve un soggetto che faccia da propulsore, che faccia anche da monitoraggio, oltre che dare sostegno – conclude Cagnoni -. Con l’aiuto di tutti si può centrare l’obiettivo».

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