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Colere, nelle antiche carte anche una tragedia da Shakespeare

I comuni della valle di Scalve sono impegnati nella valorizzazione della storia locale attraverso l’esposizione di antichi documenti.

Dal 31 luglio sino al 15 agosto l’associazione culturale “Antiqua Scalve”, con la collaborazione del museo etnografico di Schilpario, del Museo Geominerario Zanalbert di Colere, della biblioteca comunale di Azzone, dell’assessorato alla cultura di Vilminore di Scalve e della biblioteca privata “Donna Giuliana” (palazzo del Furetto Bergamo), presenta infatti la mostra “Carte antiche di Scalve”.

Antiche carte in mostra a Colere

«Questi documenti antichi – spiega il sindaco di Colere Benedetto Bonomo – sono un’occasione unica. Ci permettono di approfondire i trascorsi e di accendere anche qualche luce sui periodi meno conosciuti, un excursus storico in cui emergono non solo i passaggi fondamentali della vita di questo territorio ma anche alcuni aneddoti».

Museo minerario di Colere

Tra le tante importanti carte spicca infatti la documentazione di una vicenda che meriterebbe una tragedia degna di Shakespeare la triste storia di due amanti avvenuta nell’agosto del 1630, durante la peste. Un uomo che spinto da un amore proibito torna dopo mille difficoltà a Colere e una volta scoperto viene ucciso mentre l’amata muore di crepacuore in poche ore.

Antiche carte Colere

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