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Riapre la strada per Bani, ma non del tutto

Si può di nuovo percorrere, la strada per Bani, in territorio di Ardesio. Era chiusa dal 13 luglio in seguito al crollo del muro di sostegno di un tornante, che si era portato dietro anche un pezzo di carreggiata. Gli abitanti, in queste settimane, sono stati costretti a raggiungere la frazione da Novazza di Valgoglio.

Il sindaco di Ardesio Yvan Caccia ha firmato un’ordinanza che riapre la strada al traffico. Ma con alcune limitazioni. Anzitutto, il tratto interessato dal dissesto si potrà percorrere solo a senso unico alternato e con veicoli che pesino (massa a pieno carico) meno di 3 tonnellate. Il limite di velocità sarà di 30 all’ora e non si potrà passare di notte (dalle 21 alle 6). In caso di nubifragi, inoltre, la strada potrà essere di nuovo chiusa per ragioni di sicurezza.

Le misure adottate dal Comune di Ardesio sono state spiegate oggi in una conferenza stampa dal sindaco e dal responsabile dell’Ufficio tecnico, l’architetto Enrico Bonandrini. «Abbiamo deciso di riaprire con gli accorgimenti che ci sono stati suggeriti dalla relazione geologica del dottor Enrico Mosconi», ha detto Caccia.

«La verifica eseguita è servita a capire che la fascia più a monte di quel tratto di strada consente con le opportune cautele di far passare di nuovo dei mezzi, in modo da alleggerire i disagi per gli abitanti di Bani», ha spiegato l’architetto Bonandrini.

Caccia (a sinistra) e Bonandrini durante la conferenza stampa
Caccia (a sinistra) e Bonandrini durante la conferenza stampa

La strada sarà comunque tenuta sotto controllo: «Quotidianamente monitoreremo la situazione – ha aggiunto il responsabile dell’Ufficio tecnico -, anche per capire se la riapertura al traffico possa produrre effetti collaterali. C’è una ferita ancora aperta che non deve essere sottovalutata. Abbiamo già posato dei teli per impedire che sulla frana cada ancora dell’acqua».

Nel frattempo, si sta cercando di far partire l’intervento per la messa in sicurezza. Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta, ha dato il via libera a uno stanziamento di 70 mila euro che dovrebbero bastare sia per Bani sia per Marinoni, dove sempre il 13 luglio si è verificata una frana a causa delle forti piogge.

«Per avere altre risorse, insieme al Comune di Valgoglio abbiamo predisposto una richiesta di finanziamento al Bim (Bacino imbrifero montano, ndr). Perché anche nel momento in cui venisse risolta la situazione sul nostro territorio, sul versante di Novazza c’è il sottofondo stradale che cede – ha fatto notare il sindaco di Ardesio -. Inoltre, ho chiesto che parte dei fondi Bim destinati dalla Comunità montana all’Unione Asta del Serio per la sistemazione della Cunella (216 mila euro, ndr) possano essere stralciati a favore di questi interventi».

La priorità è dare il via ai lavori il più in fretta possibile, perché nella malaugurata ipotesi che si scatenassero altri forti temporali il rischio è di avere entrambe le vie d’accesso alla Valcanale bloccate. Inoltre, si avvicina settembre con l’inizio delle scuole ed è ovvio che a Bani il cantiere costringerà a chiudere di nuovo la strada. Con i disagi connessi.

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