È la strada delle fabbriche. Permette di raggiungere diversi stabilimenti senza passare per il centro storico. Ma ultimamente non gode di buona salute. A sollevare il problema è il consigliere comunale (di minoranza) Marco Ongaro. La strada di fondovalle a Gandino, dice, ha bisogno di essere sistemata. Con urgenza.
«Quest’opera è stata realizzata circa 25 anni fa, con un costo non indifferente di quasi tre milioni di euro – dice l’esponente della lista «Uniti si cambia – Lega Nord» -. Oggi il manto stradale versa in uno stato pietoso. Ci sono parecchie buche, oltre a caditoie che non raccolgono più acqua perché sollevate due o tre centimetri dal fondo».
Ma, soprattutto, a preoccupare il consigliere di minoranza è un cedimento che si è verificato all’incrocio con la strada che scende dal centro. «Il fondo si è abbassato di circa 30 centimetri. Siamo preoccupati, perché è una prassi dell’amministrazione comunale non effettuare manutenzioni e verifiche sullo stato delle opere pubbliche. L’ultimo episodio è la frana sulla strada che porta a Valpiana. Non vorremmo che anche in quest’altro caso l’inerzia dell’amministrazione possa provocare un cedimento strutturale».
Se la situazione dovesse peggiorare, sottolinea Ongaro, «ci sarebbero disagi alla viabilità, ma soprattutto le aziende ne riceverebbero un grave danno. I camion sarebbero costretti a passare in centro storico, come avveniva fino a 25 anni fa. Non vogliamo che i disservizi che potrebbero verificarsi con un probabile dissesto ricadano ancora sulla popolazione, come per la strada della Valpiana».
Ongaro chiede infine all’amministrazione guidata dal sindaco Elio Castelli di «intervenire urgentemente per fare delle verifiche». «Se non dovesse farlo – conclude il consigliere di minoranza – ci rivolgeremo al prefetto».