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Non solo zinco, a Gorno c’è anche il Marmo Nero

Molto conosciuto è il Marmo nero di Gazzaniga: non c’è praticamente chiesa in Bergamasca che non l’abbia al suo interno. Poco o nulla si sapeva, invece, del Marmo nero di Gorno. La novità è recentissima ed è stata presentata nel corso degli Incontri Tra/Montani, la tre giorni di studi ospitata lo scorso fine settimana in Val del Riso.

L’appuntamento era dedicato alle miniere e proprio dalla zona dell’ex sito minerario di Costa Jels, dove ora si snoda uno dei percorsi dell’Ecomuseo, arriva questa scoperta. «È una novità degli ultimi 15/20 giorni – spiega il sindaco di Gorno, Giampiero Calegari -. Con alcune persone stavamo visitando i nostri siti minerari. Un esperto del settore, vedendo queste pietre, ci ha proposto di tagliarle e di provare diversi tipi di lavorazioni».

Un'altra immagine con le lavorazioni del Marmo nero
Un’altra immagine con le lavorazioni del Marmo nero

Il risultato era in bella mostra all’ingresso della sala dove si è svolto il convegno. C’era la lavorazione «a spacco», da usare per rivestire le facciate. Oppure il «Piano bocciardato», lo «Spazzolato», lo «Smerigliato», il «Levigato lucido»: lavorazioni per pavimenti, scale o rivestimenti.

«Si tratta di un esperimento – prosegue Calegari -, ma abbiamo visto che piace a tante persone. Non è detto che, nello spirito di favorire un piccolo sviluppo industriale nella nostra area, non si riesca ad avviare un’attività artigianale che possa magari dar lavoro ad alcune persone».

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