Sconfitto il cinipide, ci si è messo il clima. Anche se la vespa cinese non imperversa più, quest’anno la stagione delle castagne in Val Seriana è stata in chiaroscuro. Colpa di un giugno piovoso e di un’estate non troppo calda. Nonostante tutto, domenica l’associazione «Castanicoltori del Misma» potrà comunque concludere un mese di appuntamenti dedicati alla cultura e ai sapori della castagna con una festa a base di caldarroste.
«La raccolta delle castagne quest’anno è stata un po’ anomala – conferma Elio Sala, segretario dell’associazione -. In alcune aree è stata buona, in altre molto al di sotto delle aspettative. Le castagne, nella zona del Misma, sono arrivate con almeno tre settimane di ritardo. Le Ostane, che normalmente cadono nei primi giorni di settembre, sono arrivate a fine mese. Le Rossere, che cadono a metà settembre, le abbiamo adesso. In questi giorni pare ci sia un po’ di recupero. Molto meno rispetto all’anno scorso, ma sempre molto meglio rispetto agli anni in cui c’era il cinipide».
L’insetto proveniente dall’Asia ha messo seriamente a rischio la sopravvivenza dei castagneti. È stato debellato grazie agli interventi messi in campo dalla Regione. Tant’è che nel 2015 gli alberi hanno dato frutti abbondanti. Quest’anno, però, s’è messo di mezzo il clima. «A giugno abbiamo avuto tre settimane in cui ha sempre piovuto, proprio nel momento in cui c’era la fioritura – spiega Sala -. Nei mesi di luglio e agosto, inoltre, non c’è mai stato del gran caldo. La grossa umidità di giugno ha portato, soprattutto nelle vallette, ad avere piante con foglie arrugginite, la cosiddetta “Fersa”, o “Nebbia”, che crea la caduta anticipata delle foglie. Questo incide sul riccio, che presenta poi castagne molto piccole o abortite».
Tutto questo non ha impedito ai «Castanicoltori del Misma» di dedicare l’intero mese di ottobre alle castagne. La quarta edizione di «Castanea» si è dipanata fra appuntamenti culturali, passeggiate e assaggi. Domani sera (venerdì 21 ottobre), l’oratorio di Pradalunga ospiterà il penultimo appuntamento. Dalle 20,30 si parlerà delle «Proprietà e qualità nutritive della castagna». Saranno presenti Ambrogina Pagani e Alessandra Marti, dell’Università di Milano. Verrà anche offerta la possibilità di gustare pane e prodotti realizzati con farina di castagne.
«Uno degli obiettivi della nostra associazione – sottolinea Elio Sala – è recuperare la tradizione della castagna anche dal punto di vista alimentare e culinario. Quello di domani pensiamo possa essere un incontro molto interessante, e soprattutto utile, per chi ritiene la castagna un alimento su cui si può contare anche per il futuro».
Domenica (23 ottobre), invece, torna «Castanea in piazza», un’intera giornata di festa. «Avremo stand legati al mondo della castagna: chi fa le ceste, chi le tegole, chi il miele – spiega ancora Sala -. Inoltre, si potranno assaggiare caldarroste esclusivamente delle varietà presenti sul Misma». L’appuntamento è in piazza Mazzini, a Pradalunga, dalle 10 alle 19. Alle 15, per i bambini, anche le «Favole sotto il castagno» a cura della biblioteca.