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Gandino, presto i lavori alla caserma dei carabinieri

Dovrebbero partire entro fine anno i lavori per la ristrutturazione della caserma dei carabinieri di Gandino. Un intervento atteso da anni, che almeno nella sua prima fase non sembra davvero più rinviabile. Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Comunità montana e dal Consorzio Bim (Bacino imbrifero montano) del Serio, si potrà finalmente mettere mano allo stabile.

L’edificio è di proprietà del Comune di Gandino e ospita il comando di stazione, che ha competenza anche sugli altri paesi della Val Gandino (Casnigo, Cazzano, Leffe e Peia). Quest’anno sarà possibile realizzare un primo lotto di lavori. Per l’anno prossimo è prevista una seconda fase più sostanziosa.

«Stavolta si parte – esordisce il sindaco di Gandino, Elio Castelli -. Dopo anni che si parla della ristrutturazione della caserma, finalmente sono arrivate un po’ di risorse. La Comunità montana ha infatti messo a disposizione 130 mila euro dell’avanzo per quest’anno. Cominceremo dai box, perché è la parte messa peggio. Il progetto, condiviso con il capitano Diego Lasagni (comandante della Compagnia di Clusone, ndr) e il Comando generale dell’Arma, è ormai nella fase esecutiva».

Un particolare del progetto
Un particolare del progetto

Altri 250 mila euro sono poi previsti per il 2017. In questo caso si tratta dei fondi Bim che arrivano sempre attraverso la Comunità montana. La ristrutturazione completa prevede però un investimento di 750 mila euro. Con le risorse trovate finora si arriva a 380 mila euro. Ne mancano quasi altrettanti per chiudere il cerchio.

«Credo che già con i 250 mila euro dell’anno prossimo si potranno fare interventi significativi – prosegue Castelli -. Valuteremo sia con il capitano sia con il progettista quali sono le parti da riqualificare con più urgenza». Nel caso ci fosse bisogno di altri fondi è allo studio anche un piano B. «Non è esclusa un’eventuale disponibilità dei comuni a valutare una forma di finanziamento – spiega il sindaco di Gandino -. Un mutuo ventennale diviso per cinque potrebbe essere sostenibile. Ma per ora è solo un’ipotesi».

C’è poi un altro aspetto che potrebbe cambiare le carte in tavola. «Il mese prossimo dovrebbero uscire le nuove norme antisismiche, che dopo gli ultimi avvenimenti prevedono criteri più restrittivi. Quindi ci sarà da fare un’ulteriore valutazione anche da questo punto di vista». Si vedrà. Per ora il sindaco si accontenta di aver messo sui binari di partenza il progetto: «Era un iter talmente lungo e talmente vecchio nel tempo che meritava di essere preso in considerazione. Ma questa volta ci siamo».

 

Il servizio di Antenna2:

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