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La Croce Blu di Gromo di nuovo ad Amatrice

Gli oltre 650 chilometri che separano l’Alta Val Seriana da Amatrice ormai li conoscono bene. Dal 24 agosto, giorno del terremoto in Centro Italia, hanno fatto la spola per portare aiuto. Oggi sono partiti di nuovo. Questa volta il compito degli operatori della Croce Blu di Gromo è smontare il campo Anpas allestito circa due mesi fa nel comune più colpito dal sisma.

«L’inverno è in arrivo e ormai alla popolazione sono state assegnate delle sistemazioni provvisorie – spiega Battista Santus, presidente della Croce Blu -. Liberiamo dunque gli spazi per consentire la costruzione di quei prefabbricati dove chi ha avuto la casa distrutta abiterà in attesa della ricostruzione».

Sono sette gli operatori della Croce Blu che sono partiti da Gromo nel primo pomeriggio di oggi. A loro si sono aggiunti altri tre bergamaschi della Croce Bianca di Bergamo, della Croce Azzurra di Almenno San Salvatore e della Croce Bianca di Boltiere. «Più o meno la stessa squadra che ha contribuito alla crescita del campo è stata richiamata per smontarlo – prosegue Santus -. Le operazioni dovrebbero concludersi entro la prossima settimana. Troveremo un contingente di 40 persone che ci supporterà nelle attività che avremo il compito di coordinare».

Le condizioni del comune in provincia di Rieti sembrano ancora molto difficili. «La situazione è la stessa dei primi giorni dopo il terremoto – spiega ancora il presidente della Croce Blu -. In questi giorni hanno provveduto alla demolizione di alcuni fabbricati pericolanti. La gente ha trovato sistemazione in seconde case o in abitazioni ritenute agibili nella periferia di Amatrice, altre persone sono state spostate sulla costa. Il sindaco dice di voler installare le casette prefabbricate entro Pasqua. Per la ricostruzione definitiva ci vorranno 7 o 8 anni».

Il servizio di Antenna2:

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