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Con 24 telecamere Alto Serio sotto controllo

Alto Serio sotto controllo dal 2017. Grazie a un progetto dell’Unione dei Comuni, a Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio entreranno in funzione 24 telecamere. L’impianto di videosorveglianza andrà ad affiancarsi al sistema Thor della Comunità montana Valle Seriana.

«È un investimento reso possibile dall’aiuto del Bim (Bacino imbrifero montano del Serio, ndr) che ha messo a disposizione circa 100 mila euro a fondo perduto – spiega Eli Pedretti, presidente dell’Unione Alto Serio e sindaco di Valgoglio -. Si tratta di un progetto decisamente importante nel quale abbiamo creduto e soprattutto nel quale ha creduto il presidente Carlo Personeni insieme a tutto il consiglio direttivo del Bim».

Delle 24 telecamere, quattro saranno dotate del dispositivo per la lettura targhe. «L’obiettivo è arrivare a un unico sistema di videosorveglianza con Thor – osserva il presidente dell’Unione -. Troveremo il modo per far confliure i nostri dati nella stazione di controllo della Comunità montana. Da parte nostra c’è il convincimento che questo è il vero completamento del programma iniziale fatto a suo tempo dalla Comunità montana per meglio monitorare la valle. Soprattutto per mettere in sicurezza il nostro vasto territorio, che ha un’estensione tale per cui è più facile sfuggire a carabinieri o forze dell’ordine».

L’Unione Alto Serio non sta lavorando solo sul fronte telecamere. Da poco è stato messo a punto anche un Piano di emergenza per i quattro comuni. «Altro intervento nel quale abbiamo trovato nel Bim la fonte di finanziamento – sottolinea Pedretti -. Il piano è stato realizzato dallo Studio Gea dopo aver approfondito l’analisi degli studi geologici allegati ai quattro Piani di governo del territorio».

Nel dettaglio, spiega ancora il presidente dell’Unione, «sono stati analizzati tutti i rischi sul territorio, le infrastrutture, le risorse dei comuni da utilizzare in caso di emergenza, le valutazioni delle soglie di criticità, di allerta, prevenzione. È un modello organizzativo nuovo per la gestione delle emergenze e la definizione delle procedure standard. La gestione dell’emergenza sarà affidata alla Protezione civile che fa capo alla Croce Blu di Gromo».

La stesura del piano è costata poco meno di 40 mila euro, 25 mila dei quali ottenuti a fondo perduto dal Bim. Il resto è stato suddiviso tra i quattro comuni.

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