È sempre allarme per il gioco patologico in Lombardia. Nonostante gli incentivi previsti dalla legge regionale per gli esercenti che decidono di togliere le slot e le campagne di informazione e sensibilizzazione che vedono coinvolti i Comuni e i servizi sanitari, nei bar e locali della Lombardia la presenza degli apparecchi tende sempre ad aumentare.
Nel 2013 le macchinette erano infatti (tra newslot e Vlt) 81.487, scese nel 2014 a 73.411 per poi però aumentare lo scorso anno e attestarsi a 79.565. Oggi le persone che sono prese in carico dalle Aziende socio sanitarie territoriali per questa patologia sono in regione 2177.
La fotografia sulla situazione in Lombardia è scattata dal Rapporto sullo stato di attuazione della legge regionale 8/2013 per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (Gap), al centro oggi in Regione della seduta del Comitato paritetico di controllo e valutazione (Cpvc), presieduto da Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia).
Il Rapporto – relatori lo stesso Presidente Riccardo De Corato e Iolanda Nanni del Movimento 5 Stelle – evidenzia anche come non abbia sortito effetto fino a questo momento l’agevolazione Irap prevista dalla legge regionale per i gestori che decidono di disinstallare o fare a meno nel proprio locale delle slot.
La relatrice Iolanda Nanni a questo proposito ha parlato di «dato sconfortante perché l’agevolazione è stata riconosciuta finora a soli due contribuenti della provincia di Pavia che ne hanno fatto richiesta». Insomma, «il pericolo slot – come ha fatto notare Carlo Borghetti del Pd – è sempre alto. Lo stesso aumento delle slot rispetto al 2014 è un dato preoccupante».
«Credo – ha detto il Presidente Riccardo de Corato nell’evidenziare le proposte del Comitato – che sia opportuna una risoluzione per orientare e rafforzare l’azione regionale di contrasto anche attraverso un sistema regionale di mappatura degli esercizi commerciali e degli apparecchi».
In base alla legge, Regione Lombardia ha stanziato 3 milioni di euro sul bilancio 2015-2016 a sostegno delle iniziative dei Comuni per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico: i progetti ammessi al finanziamento sono stati 68, distribuiti in tutte le province (ad eccezione di Lodi), per 286 iniziative nei campi della formazione, dell’ascolto, delle azioni no slot del controllo e della mappatura. Per quanto riguarda, inoltre, le attività di formazione per i nuovi gestori nel 2015, sono stati svolti circa 560 percorsi, ai quali hanno partecipato oltre 13.500 persone.