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I sindaci bergamaschi: «Non chiudete il punto nascita di Piario»

I sindaci della provincia di Bergamo si schierano al fianco dei cittadini della Val Seriana e Val di Scalve per mantenere il punto nascita dell’Ospedale di Piario. Lo fanno attraverso una lettera inviata al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

L’iniziativa è partita su impulso dell’Ambito dei Servizi sociali Alta Val Seriana e Val di Scalve, presieduto dalla vicesindaco di Clusone Antonella Luzzana. Attraverso il vicepresidente della Conferenza dei sindaci bergamaschi, Cesare Maffeis, è stata messa sul tavolo la questione chiusura punto nascita.

Ne è nata una lettera firmata dalla presidente della Conferenza dei sindaci e del Consiglio di rappresentanza, Maria Carolina Marchesi. Il Consiglio, a nome di tutti i 242 sindaci della provincia, esprime la sua contrarietà alla chiusura del reparto maternità di Piario «in un territorio, quello bergamasco, che ha già subito la chiusura dei punti nascita, di San Giovanni Bianco e Calcinate».

«Il numero delle nascite annue registrato nella struttura – prosegue la lettera – non può essere un indice di sicurezza che ne regola la chiusura o il prosieguo, e l’aumento di distanza e dei tempi di percorrenza verso punti nascita alternativi non è un elemento trascurabile anche dal punto di vista del concetto stesso di sicurezza».

I sindaci invitano Ministero e Regione a tenere in considerazione che «quello bergamasco è un contesto con specifiche caratteristiche orografiche ed ambientali, che non possono essere ignorate». Dopo aver sottolineato come sia di fondamentale importanza dare risposte concrete ai bisogni e alle esigenze reali della gente, la lettera prosegue: «Non possiamo in alcun modo accettare una decisione che risulta essere, tra l’altro, non coerente con i principi espressi nel Patto per la Salute e nella nuova Legge regionale di evoluzione del Servizio sociosanitario lombardo».

Maria Carolina Marchesi conclude annunciando che i sindaci si riservano di «mettere in atto tutte le misure necessarie affinché venga rivisto il diniego e venga garantito il punto nascita di Piario». Il documento è stato inviato anche a parlamentari e consiglieri regionali bergamaschi e ai direttori generali dell’Ats di Bergamo Mara Azzi e dell’Asst Bergamo Est Francesco Locati.

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