Il presidente del Parco delle Orobie bergamasche Yvan Caccia si è dimesso dall’incarico, con una lettera protocollata nei giorni scorsi. Questo per consentire all’assemblea dei soci di poter eleggere un nuovo consiglio di gestione e il relativo presidente.
Dietro la scelta di Caccia, c’è la volontà di garantire ai futuri vertici «un arco temporale congruo (cinque anni) per rispettare tutti gli approfondimenti e prendere le decisioni più consone al bene dell’ente e del suo territorio previsti dalle norme regionali».
Caccia ha preferito dimettersi, anziché usufruire della proroga concessa dalla Regione, che ha spostato al 18 gennaio 2018 la scadenza degli organi degli enti gestori dei parchi regionali. Al Pirellone è stata infatti approvata la riforma delle aree protette.
Secondo Caccia, un anno di tempo è troppo poco per attuare la riforma. Ha pesato anche l’ipotesi di una fusione tra i due parchi delle Orobie: quello bergamasco e quello valtellinese. Un disegno che il sindaco di Ardesio non condivide.
L’assemblea dei soci del Parco delle Orobie bergamasche è composta dal presidente della Provincia e dai presidenti delle Comunità montane della Valle Seriana, Valle Brembana e di Scalve. Si riuniranno il 26 gennaio per nominare il nuovo presidente. Caccia ha accettato di ricandidarsi, ma non è escluso possano saltar fuori altri nomi.
L’intervista a Yvan Caccia: