Presentata in università a Bergamo, presso la Sala Galeotti in via De Caniana, la programmazione deliberata oggi che detta le linee per il futuro dell’ateneo orobico.
«Oggi è stato approvato il piano strategico triennale – spiega il Rettore Remo Morzenti Pellegrini – che rappresenta un orizzonte spazio-temporale in cui l’ateneo si è dato le linee guida in materia di didattica, ricerca e rapporti internazionali. Quindi un investimento non solo in mezzi strumentali, ma soprattutto in idee e il tutto in un nuovo contesto culturale. È lo scenario di riferimento con il quale si misurerà l’ateneo nei prossimi tre anni e che in modo inevitabile condizionerà lo sviluppo dell’ateneo stesso. Punta su una didattica nuova, più sostenibile, di eccellenza distintiva e soprattutto con un approccio internazionale. Tutta l’offerta sarà orientata verso queste caratteristiche. La ricerca non sarà generalista, ma tematica. Ci sarà un rinnovo e consolidamento dei rapporti internazionali che inevitabilmente influenzeranno anche la didattica e la ricerca stessa».
Il documento è importante soprattutto nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo dell’Università degli Studi di Bergamo, propositi che attendono per il 2020 importanti risultati in termini qualitativi e quantitativi. Il 2018 sarà inoltre contraddistinto dalle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell’ateneo.
Il consiglio di amministrazione che ha preceduto l’incontro con la stampa è stato l’ultimo presieduto dal direttore generale Giuseppe Giovanelli. «Oggi abbiamo presentato – continua il Rettore – il dottor Marco Rucci, dell’Università di Verona, che abbiamo scelto dopo una lunga procedura alla quale hanno partecipato 21 candidati. Dopo 17 anni il dottor Giovanelli lascia l’ateneo, la sua è vista da tutti come un’eredità importante, ma è anche un’opportunità di cambiamento».
