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Casnigo, una piazza per il comandante partigiano

Partigiano, comandante della brigata “Camozzi” di Giustizia e Libertà, Bepi Lanfranchi è stato uno dei ptotagonisti della Resistenza in Bergamasca. Ora Casnigo, dove nacque nel 1916, gli rende omaggio. Una piazza del paese porterà il suo nome.

«Vogliamo ricordare un grande casnighese e grande italiano che ha combattuto per la libertà, e indicarlo come esempio ai giovani», sottolinea il sindaco Giacomo Aiazzi. Non a caso il luogo che verrà intitolato a Lanfranchi è molto frequentato dai ragazzi: il piazzale di fronte al campo sportivo comunale. «Speriamo in questo modo di far sì che la figura di questo partigiano venga presa ad esempio di amor patrio e abnegazione per gli ideali di democrazia e libertà», prosegue il sindaco.

Giuseppe (Bepi) Lanfranchi dopo le elementari studiò a Bergamo, al Collegio Sant’Alessandro. Frequentò l’università grazie all’aiuto di una zia che non aveva figli e dando lezioni di matematica. Si laureò in medicina veterinaria e iniziò la professione a Ponte Nossa. Appena scoppiata la seconda guerra mondiale fu inviato a Tolone, in Francia, come ufficiale di artiglieria alpina.

Dopo l’8 settembre 1943, tornò a Bergamo, dove risiedeva la sua famiglia, e subito si mise in contatto col Partito d’Azione. Partecipò alla Resistenza sin dalle prime fasi e in seguito diventò comandante della Brigata “G. Camozzi”, delle formazioni “Giustizia e Libertà”, che operò in Val Seriana fino alla Liberazione.

Dopo la guerra il matrimonio con Amalia Mosconi, da cui ebbe quattro figli. Continuò a fare il veterinario, prima a Clusone e poi a Lovere. Non smise mai di essere un cultore della memoria e dei documenti della lotta partigiana. È morto nella sua casa di Lovere il 27 dicembre 1999.

La cerimonia d’intitolazione, organizzata da Comune e Anpi (Associazione nazionale partigiani) Valgandino, si terrà domenica 2 aprile alle 10,30. Ci sarà anche il presidente dell’Anpi provinciale Mauro Magistrati. Il ricordo di Bepi Lanfranchi sarà affidato ad Angelo Bendotti, presidente dell’Istituto per la storia della resistenza e dell’età contemporanea di Bergamo.

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Antenna 2 Tg 30 03 2017