«Questo è un altro punto messo a segno dalla nostra amministrazione» e «questo è l’ennesimo pasticcio»: sono le contrastanti posizioni di maggioranza e minoranza al termine della seduta del consiglio comunale di ieri sera a Clusone.
L’amministrazione, con l’approvazione del primo punto all’ordine del giorno relativo «alla revisione delle modalità di reperimento degli standard del piano integrato di intervento “Area ex cinema Mirage”», incasserà 1.841.000 euro, ovvero l’importo previsto per la realizzazione della struttura polifunzionale sportiva, il “palazzetto” che avrebbe dovuto costruire il privato coinvolto nel p.i.i..
Sarà quindi il Comune di Clusone a diventare protagonista nella realizzazione dell’opera. «Potremo in questo modo – spiega il sindaco Paolo Olini – beneficiare di eventuali sconti definiti in gara d’appalto». L’amministrazione, con una variazione alle dotazioni di competenza del bilancio di previsione approvata nei successivi punti all’ordino del giorno della seduta di ieri, ha inoltre destinato 184.000 euro dell’avanzo proprio alla progettazione dell’opera. «Lo facciamo – spiega l’amministratore – con l’intento di velocizzare la gara per la progettazione. L’obiettivo è di arrivare entro la fine dell’anno anche alla gara per la realizzazione».
Contrarie all’operazione le minoranze che alla presentazione del primo punto hanno presentato una pregiudiziale (bocciata dalla maggioranza) sulle modalità dell’approvazione della modifica alla convenzione, «non in quanto contrari alla gestione diretta delle risorse, ma perché la procedura doveva essere diversa».
Ieri sera, con l’esame delle osservazioni, è stata approvata definitivamente la variante al programma integrato di intervento “Area ex cinema Mirage”. 740,70 metri quadrati della struttura (in origine previsti come uffici) potranno essere destinati come negozi di vicinato. Prima dell’approvazione definitiva il capogruppo di “SiAmo Clusone” Francesco Moioli ha presentato un emendamento, bocciato dalla maggioranza, con cui si chiedeva con il cambio di destinazione di monetizzare ulteriori 200.000 euro.
«La nostra è stata una posizione contraria – spiega Laura Poletti di “Clusone nel cuore” – perché ieri sera Clusone non ha portato a casa un euro in più rispetto a quanto previsto dalla convenzione del 2014, mentre il privato ha incassato 750 metri quadri di negozi di vicinato e si è sgravato dall’onere di realizzare la struttura. Inoltre, molto probabilmente, perderemo anche quanto dovuto per l’Iva. Il Sindaco dice che si tratta solo del 10%, ma comunque parliamo di circa 200.000 euro. È evidente tuttavia che a Clusone le opere sono state inaugurate da quasi un anno e lo standard non c’è ancora. Siamo contrari a questa politica che cede alle richieste del privato e dimentica l’interesse pubblico».
«Nell’interesse pubblico – afferma Moioli – abbiamo presentato un emendamento per chiedere al privato ulteriori 200.000 euro a fronte del passaggio da uffici a commerciale. Importo che poteva essere importante per interventi di miglioramento del centro storico e a sostegno delle attività presenti. Ci troviamo ancora nella situazione del 2014: con benefici solo per il privato. Un piano integrato dovrebbe prevedere un concorso di volontà pubblico-privato, dove il pubblico deve tendere al massimo interesse della collettività, cosa che forse con questa operazione non è avvenuta».
«Fare passare tutto ciò come un grande successo – afferma Massimo Morstabilini, capogruppo di Clusone Viva – è un po’ come rigirare le carte in tavola: la struttura polifunzionale avrebbe dovuto essere inaugurata prima del Conad; solo che il gruppo di maggioranza era indeciso sull’ubicazione. Forse oggi questa decisione è stata presa, peccato che ora il pubblico, in cambio di questi 750 metri, non ha ottenuto nulla, dovrà sobbarcarsi gli oneri di realizzazione e probabilmente verrà persa l’Iva. Pertanto quello che viene sbandierato come un successo in realtà non lo è».
«Un conto è lasciare gestire questa operazione ad altri – afferma Olini -, un altro gestirla noi. Un altro aspetto è l’Iva, il Comune di Clusone sta verificando questa situazione. Vedremo poi se reperire ulteriori fondi su questa opera, che deve essere ritagliata alle necessità del territorio. Riteniamo un risultato essere riusciti a chiudere questa situazione, visti i tempi (indubbiamente cambiati per un’operazione iniziata nel 2009) e in relazione a quello che succede in altre città. Ricordo che gli attuatori hanno realizzato anche una rotatoria da 400.000 euro. Tornando al centro storico, come amministrazione abbiamo pensato di mettere a disposizione risorse affinché il cuore baradello possa riuscire a riprendere vigore».
Anche ieri sera, durante la seduta, non sono mancati richiami da ambo le parti a toni più collaborativi e distesi tra minoranze e maggioranza. Il Sindaco, al termine del consiglio, ha comunicato un avvicendamento nel Cda della Fondazione Angelo Giudici: Carlo Caffi prende il posto di Lorenzo Balduzzi.