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Violenza e stalking, a Lovere donne nel mirino

Donne nel mirino a Lovere. Nel fine settimana due casi di aggressione e minacce che hanno portato altrettanti uomini in carcere.

Il primo si è verificato domenica sera. Un peruviano di 43 anni è stato arrestato dopo aver accoltellato la compagna, una colombiana di 41 anni. Fortunatamente la donna è riuscita ad evitare il peggio, si è voltata per tempo ed è rimasta ferita superficialmente sulla parte posteriore del collo. È stata lei stessa a chiamare i carabinieri, che hanno riportato la situazione alla calma.

Il peruviano, dopo aver bevuto, si era scagliato contro la compagna per futili motivi. L’aveva prima strattonata e poi minacciata di morte. La lite è poi rapidamente degenerata, fino a che l’uomo ha afferrato un coltello da cucina con cui ha ferito la donna. Il 43enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e portato nel carcere di via Gleno a Bergamo. La donna se l’è cavata con 15 giorni di prognosi.

Il secondo episodio, sabato sera, ha visto protagonista (in negativo) un 35enne di Darfo, con precedenti penali, arrestato dai carabinieri con le accuse di stalking, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo si era presentato in un bar di Lovere brandendo un coltello insanguinato e minacciando la sua ex, che lavora nel locale. Ha poi preso a pugni e spaccato un dente a un avventore, intervenuto per placarlo.

Nelle ore successive, il 35enne ha raggiunto la casa della madre dell’ex fidanzata, dove la ragazza si trovava, e ha preso a calci la porta per farsi aprire. Prima di allontanarsi, ha tagliato le gomme di due vetture posteggiate fuori dalla casa, di proprietà dei familiari della donna. È quindi fuggito alla guida di un furgone di proprietà del padre, senza tra l’altro avere la patente di guida. I carabinieri lo hanno inseguito e bloccato a Costa Volpino. Ora l’uomo si trova in carcere a Bergamo.

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