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Carni da selvaggina: un progetto per valorizzare la filiera

«Selvatici e buoni: una filiera alimentare da valorizzare»: è il titolo del convegno che si è tenuto questa sera presso la sede della Comunità Montana della Valle Seriana a Clusone.

L’iniziativa, che vede il coinvolgimento delle istituzioni ed enti locali, è stata promossa dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano e la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.

L’obiettivo è lo sviluppo di una filiera di carni di selvaggina curandone ogni aspetto: da quelli igienici-sanitari alla valorizzazione degli stessi animali.

«Le carni da selvaggina rappresentano un’importante carica proteica con una quantità di grassi inferiore rispetto ad altri animali; carni naturalmente biologiche e che rappresentano dal punto di vista nutrizionale una buona alternativa alle carni rosse tradizionali – afferma Silvio Barbero, vicepresidente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo -. L’obiettivo del progetto è di creare una filiera che sia fatta di soggetti che operino all’interno della filiera in modo responsabile e che rispettino la trasparenza e la legalità; parliamo di cacciatori, macellai, ristoratori che si muovono insieme per certificare le carni. Altro punto centrale deve restare la sostenibilità del prodotto».

 

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