Notizie

Una festa che fa sperare ed apre il cuore

Non te lo aspetti che all’età di 43 anni tutto quello che prima era normale non lo è più. Così all’improvviso, proprio quel giorno che i medici ti sussurrano una sigla incomprensibile.  SLA

Era solo un formicolio, eri lì per quello, ma da quel giorno, ogni giorno, scivoli in un buco nero senza la speranza di poter trovare un appiglio, che cerchi disperatamente online, nelle parole degli amici e degli specialisti, anche se capisci subito che quel lumicino, semmai esistesse, non ti porterà più indietro e, nel caso lo trovassi, potrà solo rallentare la tua corsa verso il buco nero. Il tuo lavoro autonomo finisce e con esso i tuoi risparmi e le tue entrate, le tue corse con i tuoi due giovanissimi figli, le tue partite a calcetto con gli amici, la tua autonomia, la vita dei tuoi familiari, un calvario per tutti quelli che ti stanno attorno, che però non si piegano.

Ti ritrovi ogni giorno sempre più immobile, sempre più nel buio, sempre più nel silenzio.

All’improvviso ti ritrovi ad avere la necessità di cose che non pensavi di aver bisogno, un montascale ad esempio: è costoso e alla tua età non era previsto, la richiesta per poter accedere ai fondi regionali non può essere accettata, i fondi sono fermi al 2012 e i tuoi li hai già finiti da tempo. Il Comune, con le casse bastonate dalla crisi, può fare solo una cosa, patrocinare una festa per la raccolta dei fondi, per te e per le persone bisognose del paese.

Ed ecco che si aprono le porte della speranza, perché la solidarietà non va in crisi. Gli amici si organizzano, pensano, lavorano: una festa in paese con bancarelle, mongolfiera, motociclisti, pin up… una grande manifestazione di affetto, che mobilita tutti.

Gli adolescenti di Boltiere ascoltano in un inaspettato silenzio la tua esperienza portata per conto tuo dagli amici. Una storia di malattia, amicizia e solidarietà.

Si sono mossi in tanti, conoscenti, compagni di scuola e sconosciuti e vedere tanta gente così disponibile riempie il cuore.

Dicono che le esperienze insegnano, speriamo che almeno questa tua brutta malattia possa aprire il cuore e aiutare altri in futuro.
Per questo la vogliamo raccontare anche qui, su MyValley, perché Boltiere non è lontano e probabilmente una gita in un paese in festa, domenica 3 dicembre, può insegnare qualche cosa anche alla nostra zona.

Speriamo che la speranza, per molti, possa ripartire da una festa di paese.

Condividi su:
Categorie: Notizie

Continua a leggere

Bergamo con la valigia, la Svizzera di Valeria
Intervistabili 2.0: la Cooperativa La Goccia