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Le epigrafi dei cimiteri della Valle Camonica in un libro

Oltre 5800 frasi di senso compiuto raccolte tra le lapidi di 89 cimiteri della Valle Camonica e scritte dal 1805 al 2017: in numeri si riassume così il trentesimo libro di Giannino Botticchio Bontempi.

«Per l’amor del cielo», questo il titolo della seconda pubblicazione dell’autore dedicata a questo tema, è uno spaccato di umanità delle comunità camune. Citando “L’Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Master, ogni epigrafe può svelare una storia. Testimonianze che con il passare del tempo evolvono, ma che oggi in fondo sono a rischio di restare anch’esse qualcosa di cui avere memoria. «Cambiano i tempi – spiega l’autore -. Il nostro rapporto con la morte ha avuto un’evoluzione ed è cambiato il modo in cui lasciamo su questa terra le nostre spoglie mortali: cresce infatti sempre di più il numero delle cremazioni».

Anche il Giornale di Brescia nel luglio del 2017 ha pubblicato un articolo che ha fatto emergere il fenomeno. «Pure dai noi è così – continua – ho chiesto a persone del settore che operano in Valle Camonica e mi confermano questa tendenza. Si modificano quindi i cimiteri e sempre meno ci sarà spazio per queste frasi». E la cosa non riguarda solo le parole sulle lapidi. «Cambierà anche la geografia dei cimiteri – svela -. Resteranno le cappelle dei ricchi mentre la gente normale, il proletariato, avrà solo quadretti su pareti sconfinate. Quella conquista avvenuta con l’introduzione dei “cimiteri napoleonici”, con cui anche la povera gente aveva ottenuto il diritto di accedere al campo santo, sta per svanire. Ci sarà sempre più differenza anche nella morte tra il ricco e il povero». Un’intervista verrà trasmessa questa sera alle ore 19 all’interno del settimanale Target (Antenna2, canale 88 del digitale terrestre).

Alcune tra le frasi più ricorrenti, ma nel libro ci sono testi molto più articolati.

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