Un pomeriggio per riassaporare il gusto del Natale di una volta: cose semplici e poche pretese. Un mondo ormai lontano, ma che suscita ancora nostalgia, riportato in vita ieri (martedì 2 gennaio) dalla Cumpagnia del fil de fer di Piario.
L’occasione è stata la festa di San Defendente a Clusone. Nella chiesetta accanto al vecchio ospedale, hanno fatto capolino antiche tradizioni legate al Natale. Davanti a Gesù bambino, sono stati messi alcuni doni per ricordare il vero spirito della festa. Una successione di sapori, profumi, melodie.
«Abbiamo portato la paglia, segno della semplicità e della vita contadina. Una volta, infatti, il giorno di Natale non si svolgeva alcun lavoro se non accudire gli animali – ci ha spiegato Angela Grignani, della Cumpagnia del Fil de fer -. Abbiamo portato anche un ceppo. Scelto nei giorni che precedevano Natale, veniva bagnato con un goccio di di vino e bruciato la vigilia. Intorno a questo fuoco ci si preparava alla festa. Non abbiamo dimenticato il cibo, come la schisada, un dolce natalizio molto povero, portato insieme alle noci e ai mandarini che i bambini ricevevano il giorno di Natale».
Durante il pomeriggio non è mancata la musica, grazie alle melodie natalizie eseguite col baghèt dal gruppo di zampognari “Lanternì”. Sul sagrato, il fuoco nei bracieri ha aggiunto colore e calore alla festa.


















