Notizie

Comuni e aziende della Val Seriana insieme per offrire servizi ai lavoratori

Asili nido, case di riposo, ma anche svago e cultura. Sono alcuni dei servizi che offre Beatrice, la nuova piattaforma di welfare aziendale territoriale presentata oggi ad Albino. Un progetto che coinvolge enti pubblici e aziende private, a disposizione dei lavoratori.

Tutto è partito dall’ambito territoriale della Media Valle Seriana. E in particolare, come spiega il responsabile Antonio Costantini, da un’analisi del cosiddetto welfare aziendale, strumento incentivato dalle ultime leggi di bilancio con vantaggi fiscali. «Le aziende – spiega Costantini – possono pagare ai dipendenti le parti del premio di secondo livello o alcuni premi aziendali non attraverso denaro, ma con rimborso di servizi alla persona o acquisto di servizi per lo svago».

Di solito, per gestire il welfare aziendale, le imprese si avvalgono di piattaforme software, strumenti spesso costosi e dunque difficilmente accessibili per piccole realtà. «Abbiamo  pensato che avrebbero potuto essere gli ambiti territoriali, quindi i Comuni, a costruire una piattaforma di welfare aziendale. Dentro avremmo potuto mettere i servizi del territorio e poi metterla a disposizione delle aziende, dalle più piccole alle più grandi».

Il percorso si è sviluppato su due tavoli di lavoro. Il primo ha coinvolto i soggetti che erogano servizi sul territorio. L’altro ha visto collaborare le prime cinque aziende partner: Acerbis di Albino, Modulor di Ranica, P.Plast di Pradalunga, Persico di Nembro e Radici Group. Il progetto è stato allargato anche all’ambito territoriale vicino: quello dell’alta Val Seriana e Val di Scalve.

Alcuni esempi di servizi che vengono offerti sono asili nido, spazi gioco, badanti, baby sitter, case di riposo, spese sanitarie. La legge prevede che queste tipologie, legate all’assistenza alla persona, vadano a rimborso. Per quanto riguarda l’area dello svago e della cultura, invece, i lavoratori hanno la possibilità di segnalare le strutture che utilizzano, in modo da farle convenzionare.

«Questo è un progetto innovativo, la prima esperienza che io conosca in cui il pubblico si apre al privato e gli permette di guadagnare, con la possibilità per gli stessi enti pubblici di trarne profitto – sottolinea Cesare Maffeis, presidente dell’assemblea dei sindaci della Media Valle -. È un modo con cui il sistema dei Comuni e del welfare territoriale può sostenersi senza aiuti statali e regionali. Ora c’è bisogno che le aziende capiscano l’importanza di questo percorso».

Condividi su:

Continua a leggere

Seconda serata con “Valzurio brucia”
Antenna 2 Tg 21 02 2018