Nonostante la crisi ci sono aziende che negli ultimi anni sono riuscite addirittura a crescere, è il caso di una società con sede centrale a Onore, Sinergia. E quando un’azienda prospera può avere bisogno anche di nuovi spazi, cosa non semplice quando l’area di riferimento è un territorio montano come la Valle Seriana.
«Il mercato ci ha premiato – spiega l’amministratore delegato Gianluca Balduzzi – e per questo negli ultimi tre anni abbiamo cercato di trovare un modo per gestire meglio la nostra logistica con il fine di migliorare anche i nostri fattori produttivi».
«Stiamo cercando sul territorio la possibilità di concentrare in un unico polo tutta la nostra attività – afferma l’amministratore delegato -. Abbiamo cercato di impiegare capannoni ed edifici già esistenti: siamo stati a visitare la Festi Rasini a Villa d’Ogna, la Cantoni a Ponte Nossa, l’ex Fibrilia a Rovetta, ma per diverse ragioni tutti questi spazi non erano idonei alla nostra attività in quanto sono strutture realizzate per altri lavori e non siamo riusciti a trovare accordi con i proprietari. Abbiamo cercato sul territorio quale poteva essere una locazione che non avesse un impatto ambientale fortissimo, vista la richiesta abbastanza voluminosa di cui abbiamo bisogno e abbiamo identificato uno spazio nella zona limitrofa a Clusone, vicino all’ex eliporto per intenderci, dove già sul comune di Rovetta insistono attività produttive artigianali e industriali e sarebbe stata quindi in continuità e con un impatto ambientale secondo noi abbastanza limitato».
Sono tuttavia subentrate alcune difficoltà. «Nel 2016 abbiamo presentato il primo progetto – rivela – che è stato bocciato per l’impossibilità di rispettare i parametri della legge regionale sul consumo del suolo. Poi abbiamo messo a posto la pratica e la procedura, abbiamo ripresentato il documento al Suap (Sportello unico attività produttive) nel 2017 e anche in questo caso sono subentrate difficoltà in quanto durante la conferenza dei servizi tutti gli enti preposti al governo del territorio hanno sollevato delle eccezioni. La Provincia di Bergamo ha indicato che nel suo piano di governo del territorio la zona è considerata ancora aereo-portuale, i comuni hanno dato un’eccezione riguardo la viabilità (all’incrocio dell’Isola Felice sarebbe stato necessario realizzare una rotatoria) poi con l’amministrazione comunale di Clusone ci sono stati diversi contatti, ma non siamo riusciti a trovare un accordo sull’atto unilaterale d’obbligo».
E questi sono giorni importanti. «Martedì 6 febbraio – spiega Balduzzi – si è chiusa la procedura della Suap. Stiamo aspettando dall’amministrazione comunale il verbale della chiusura della Suap e poi avremo 10 giorni per le controdeduzioni e per vedere se questo procedimento potrà andare avanti o se verrà, come noi pensiamo, bloccato».
L’azienda ha chiesto 20.000 mq di area coperta. Con la nuova sede prevede un aumento di produzione per cui ha dichiarato l’assunzione di almeno 35 nuovi dipendenti.
Quindi cosa potrebbe esserci nel futuro dell’azienda? «La situazione della società – afferma – è assolutamente positiva e siamo quindi fiduciosi per il futuro. Dobbiamo prendere atto delle posizioni, darci un po’ di tempo per verificare le possibilità future e valutare la strada migliore per noi. Potremo restare sul territorio continuando ad avere attività dislocate o pensare di trasferire tutto quanto in una zona più vicina alle vie di comunicazione».
Sinergia segue i suoi prodotti su tutta la filiera. «Eseguiamo direttamente progettazione e realizzazione di tutti i componenti – racconta l’imprenditore -. Attualmente abbiamo sei sedi: tre a Onore e tre a Clusone. Costruiamo in una sede a Clusone le carpenterie, in un’altra sempre a Clusone gli apparecchi a pressione mentre a Onore l’assemblaggio finale, elettrico e strumentale ed eseguiamo i test di verifica finale prima della spedizione. In una terza sede a Clusone abbiamo recentemente installato un impianto per il taglio laser dei profili per l’industria 4.0. Lo abbiamo messo in produzione verso la fine del 2017 e stiamo iniziando ora a fare uscire i primi prodotti».
