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Oney Tapia a Sovere: «Come sono diventato più forte del buio»

«Quel giorno è arrivata la mia benedizione». Dice proprio così, Oney Tapia, parlando di quel 25 maggio 2011, quando un incidente sul lavoro lo ha privato della vista. La vita gli si è ribaltata, ma lui ha saputo essere “Più forte del buio”, come il titolo che ha scelto per la sua autobiografia.

Ieri sera, l’atleta paralimpico, primatista mondiale nel lancio del disco e medaglia d’argento alle paralimpiadi di Rio de Janeiro, era a Sovere. Nello studio del cameraman Beppe Rota ha raccontato la sua vita, dall’arrivo in Italia da Cuba nell’agosto del 2003 fino al successo nell’edizione 2017 di “Ballando con le stelle”.

Oney Tapia regala una sua maglietta a Beppe Rota

Ha commosso e stupito quando ha parlato dell’incidente che gli ha cambiato la vita. «Diranno che sono pazzo. Ma per me è stata davvero una benedizione, perché l’Oney di prima non c’entra niente con l’Oney di adesso. Prima sono stato molto preso dalla pressione, dall’agitazione, dallo stress del lavoro, ma mi ero dimenticato che per prima cosa io dovevo vivere».

L’incidente, il buio sceso nei suoi occhi, lo ha messo a contatto con una nuova consapevolezza: «Questo incidente mi ha fatto riflettere tantissimo. In quel posto è morta una persona e ne è rinata un’altra. È rinata una persona molto più consapevole di quello che vuole fare, delle cose che sente, che vuole comunicare, piena di sensibilità».

Tutto questo Oney Tapia lo racconta nella sua autobiografia. «Un libro che è fatto per tutte le persone, non solo per chi ha un problema fisico o mentale. Parla di me, ma soprattutto della vita, dell’essere umano. Una persona, anche se è senza un braccio, una gamba, non ci vede o sta in un letto paralizzata, è comunque un essere umano in qualsiasi parte dell’universo».

Accompagnato da Mario Poletti, allenatore della nazioanle paralimpica di atletica, Oney Tapia è stato intervistato dall’ex arbitro bergamasco Mario Mazzoleni. L’atleta ha anche interagito molto col pubblico, lasciando anche un messaggio forte e suggestivo: «Lottate per i vostri sogni: sono lì che aspettano di essere realizzati».

Foto di gruppo

Nel video l’intervista con Antenna2:

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