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Albino, la raccolta rifiuti finisce al Tar

Tre ditte che si occupano della raccolta rifiuti hanno presentato ricorso al Tar di Brescia per chiedere l’annullamento di una decisione del Comune di Albino. Si tratta della procedura con cui il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è stato affidato alla Servizi comunali spa, che ha sede a Sarnico.

Il sindaco Fabio Terzi ha dichiarato a L’Eco di Bergamo che «se gli operatori ritengono che l’amministrazione comunale abbia commesso qualche irregolarità, la strada giusta è quella del ricorso». Ad essere contestato è soprattutto l’affidamento diretto alla società (partecipata dal Comune) senza passare attraverso una gara.

Il primo cittadino si dice comunque tranquillo «perché la decisione è lungimirante ed è stata presa perché questo tipo di affidamento garantisce vantaggi economici nella gestione del servizio». Secondo Terzi, «i chiarimenti raggiunti nel 2017 sulla Legge Madia e il codice dei contratti hanno rassicurato che la procedura seguita è corretta e che è possibile l’affidamento diretto senza gara ad evidenza pubblica. I ricorsi che ci sono stati fino ad ora sono stati tutti respinti».

La durata del contratto con la società di Sarnico è di 10 anni, ma in qualsiasi momento (e senza oneri) l’amministrazione può rescinderlo. Il costo è pari a 989 mila euro, con una cifra bloccata per dieci anni e un risparmio di 18 mila euro (per il fatto che non viene indetta la gara ogni tre o cinque anni). «Sulla validità del vantaggio economico – ha detto ancora il sindaco – è stata fatta un’approfondita valutazione tecnica, giuridica ed economica».

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Tag: Albino

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